Pègaso - anno I - n. 6 - giugno 1929

684 C. Tumiati - Si campa. Come mai da queste parti? _ Son passà col pelegrinagio. Sempre compagni quà (Addita la, moglie) No la cambia. L'infermiere scrolla il capo, per convenienza. - Manco mal che no la capisse. E ti, cossa fastu? 1 Sist11,ma– ridà? - Da due mesi. Eh.... sai. ... L'uomo ha un grosso sospiro e si rabbuia. Forse rivede per un attimo la sua donna di IPrima, calda e ridente sul lettone di 1Paglia (dal pavimento sconnesso veniva su l'odore e il tramestio delle manze). Scrolla il capo. - Se no ghe moriva la creatura! - Di che cosa ? - chiede l'infermiere, tanto per esser gentile. - Fame, ciò. Le gera finie quà in sti paesi, sperdue. Fame, fame. L'altro vuol distrarlo e chiede: - E i compagni? - Eu! Morti tanti! - E Piero e Nane « briscola>> ? - Piero we storpià. Nane we a casa a lavorar. Ti a:e andà via in tempo, ti, mostro, dal regimento. Oò ti we partio we prinzipià i guai. - E gli ufficiali ? Quel colomiello buono è rimasto ? - Ah! we vegnu,o un colonelo novo. Na macia. El se portava el cogo in trincea. El magnava le fragole, ciò. E nualtri le nespole. Il compagno ride. Lui, no. Perché il grottesco di quei giorni ha un'amarezza cupa che non fa ridere. Senza avvedersene, ha voltato le spalle alla moglie che è sola, in disparte, come un rametto secco e sorride. - Semo restai in disdoto. Parcossa pò semo al mondo ? Per tribolar. E ti, ciapistu tanto de paga ? -- Si vivacchia. - La gaveva na caseta. Ghe we restà el ponèr. E adesso ghe vol carte, storie. Ah! me tocarà tornar in miniera, dai lcartofjel. Prima le sciopetae, e adesso i ne darà da magnar. Ben, mi vado. ffikft. · - O Nina, vustu gnente? Ha parlato forte, come si fa con i sordi. Si sente, nel tono della domanda, che è l'ultima che le farà. Che la partita è chiusa, ormai, con la femena. Che non serve più. S'accorge ora d'esser venuto a mani-vuote come da un'estranea. Fruga nelle tasche. Non c'è che la sua vecchia borraccia di guerra. L'infermiera, al gesto, si allarma. · - Non si può, sa ; soltanto latte si può portare. - Late? V1-istu che gira col late? Dai, dai, che ghe fa ben .... Vnsti1 11n sorseto, Nina? BibliotecaGino Bianco

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