Pègaso - anno I - n. 6 - giugno 1929

LIBRI. Tutte le opere storiche e letterarie di NICCOLÒMACHIAVELLI, a cura di Gumo MAzzoNre MARIOCASELLA. - Barbèra, Firenze, 1929. L. 100. Dopo un breve periodo di stanchP-zza, le edizioni critiche sono ri– tornate in onore: begli esempi, più o meno recenti, il Milione di Bene– detto, il Furioso di Debenedetti, il Machiavelli di Mazzoni e Casella,. E si potrebbe richiamare, dell'ultimo, la Divina 'Commedia; dopo il Dante deila Società dantesca; del penultimo, il Parini. Più che una reazione contro la tendenza alla faciloneria degli studi, questa è, per gli studiosi che ho nominato, la continuazione della seria disciplina nella quale sono cresciuti e della quale sono maestri. Ma ora giovani e vecchi tornano alle edizioni critiche con idee e con speranze diverse da quelle d'un tempo: ora. si riconosce meglio di una volta, che a codesto lavoro oc– corre, prima di tutto, una forte preparazione filologica, ma anche un gusto attento; e sull'infallibilità, de'suoi risultati non si nutrono più le illusioni che nascevano naturalmente dalle tendenze positiviste da cui fu dominata per alcuni decenni la critica storica. La critica storica non è morta, ma, si è rinnovata e si sta rinnovando: e sarebbe forse tempo di scrivere la sua storia dagli anni dei maestri a quelli dei con– tinuatori, dei fiacchi imitatori e di coloro che la trasformano sotto l'influenza di nuovi bisogni e cli nuove convinzioni. Ho nominato alcuni di quelli che attendono a queste fatiche con attitudini e con opinioni di:lferenti da quelle d'un tempo. Il Casella parla di casi in cui la scelta delle varie lezioni è lasciata al gusto del critico ; e, nella prefazione all'edizione del Principe e di alcune operette minori del Machiavelli, che sta per uscire a Milano presso la Libreria d'Italia, afferma: « Certo il). questo genere di lavori nnlla, è definitivo», con una modera,ta fiducia. che è oramai diffusa e rappresenta una ragionevole via di mezzo fra esagerazioni antiche e disprezzi superficiali e più recenti. Le edizioni critiche soddisfano il naturale desiderio di conoscere un autore nel testo genuino, e vi si avvicinano con quell'approssimazione di cui ci dobbiamo quasi sempre accontentare quando cerchiamo la verità; e si devono apprezzare anche dal buongustai.o, il quale sa di quante minime finezze si componga la bellezza a.ell'arte e quali elementi sottilissimi contri– buiscano a variarne la fisonomia. Questo sanno molto bene il Mazzoni, critico fra i più versatili che abbia l'Italia, e il Casella, che concilia mirabilmente in sé le tendenire BibliotecaGino Bianco

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