Pègaso - anno I - n. 6 - giugno 1929

ARGOMENTI. PSICANALISI. Probabilmente non me ne sarei accorto, se fossi andato là per re– starvi. Ma in qualità di escursionista e visitatore, cercavo di non farmi sfuggir niente. Presso al cancello del manicomio, stampati su quei mu– raglioni bianchi che, nella distesa dei prati, sembran fondali pel giuoco del pallone, vidi dunque grandi festoni nerasti, che pareva.no trine funebri e gramaglie. Non potevano essere che ombre d' alberi. Ed alberi intorno non c'erano. N'ebbi un senso come di assurdo e di follia visiva. E fra me dissi, ridendo: « Ci siamo ii. Avvicinandomi, mi resi conto che eran rabeschi e ricami di viti rampicanti. Uno psichiatra ci farebbe subito la schedina sopra. Fino a qualche anno .addietro, per avere a che fare con la psichiatria, occorreva almeno aver tagliata a pezzi la moglie o scritto Le Ricordanze. Ma in questa epoca che annacqua i chiaroscuri, le cat~gorie si son mescolate. Gli schedari si allungano, serpeggiando come strade maestre. Ognuno porta cucito in un risvolto, in una costura dell'abito, un piastrino di ricono– scimento che lo certifica nevrastenico, anormale, psicastenico, alluci– nato, toccato, pazzo. E con quale reciproca tolleranza, con quale mas– sonica simpatia, l'uno considera nell'altro queste alterazioni e menoma,. zioni, vere o presunte. La letteratura e il teatro informino. Ora non si vorrebbe auspicare il ritorno a concetti e trattamenti della follia e delle altre debolezze mentali, come ad esempio son docu– mentati nelle orrende prigioni di pazzi, dipinte dall'Hogarth e dal Goya. Né si vorrebboco svalutare certe bigiotterie ed eleganti chincaglie della psichiatrica odierna. Ma ,siamo certi che la disposizione prevalsa, nel-. l'educazione, negli scritti e nel costume, di adattare sopra un'unica scala di valori la malattia e la salute, il razionale e l'irra.zionale, il consapevole e l'inconscio, tende pericolosamente a sovvertire strutture ed allentare difese interne; come nel campo morale, i pregiudizi sulla fatalità ereditaria minavano la resistenza dell'individuo al male e ai suggerimenti della cattiva coscienza. L'antico rigore nello spartire i pazzi dai sani, i dementi dai respon– sabili, era feroce e tremendo in taluni effetti; ma assai più illuminato di questo vacuo trastullarsi sulle sabbie mobili delle nevrastenie, del– l'uggie, dei complessi sessuali, ecc. Nel quale giuoco, si strugge e di– sperde anche la forza senti.mentale e passionale. estremamente feconda, BibliotecaGino Bianco

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