Pègaso - anno I - n. 5 - maggio 1929

ì 1L NEOOLASSIOISMO MIO E ALTRUI. Parrebbe superfluo ormai parlare ancora di questo famoso at– teggiamento estetico, tamto più dopo 'l'eccellente scritto di Mario Castelnuovo-Tedesco pubblicato nel seco1I1donumero di Pègaso. Però, 1I10npochi critici, anche fuori dl'Italia, avendo creduto bene d'imcludermi per forza tra i « neoclassicheggianti >>,prendo l'occa-· siorne che mi viene offerta per d.ichiarare anche iò la mia opirnione. ' . , Non vi è movimento d'arte, amche apparentemente assurdo sul cominciare ed ililfondato, che non abbia qualche giustificazione. Troppo spesso i nostri. bravi critici, inferiori al grave còmpito di veder chiaro nel travaglio spirituale di UIIlaepoca conrplessa come la 1I1ostra,credono di sbrigarsela attribuendo a moda, a capriccio, e sopratutto a sete di rinomamza ogni tentativo di nuovi orienta– menti. È questo un modo troppo ingenuo di co1I1siderar le cose, e potrebbe anchè essere damnoso, se no1I1 fosse ormai definitivamente stabilito che la critica musicale anche quando per miracolo è buona, lascia il tempo che trova. Ritornando al tema di cui sopra, si leg– go1I10 costantemente affermazioni così balorde e spe~so così astiose che conviene amzitutto porre le cose àl loro posto. Quando si scrive oggi con tanta compiacenza che la nuova arte «illovecentista)) è anti-romamtica, si dice cosa parzialmente vera. Ma la reazione attuale, inco1I1testabi1e, contro l'arte dello scorso secolo, meglio si potrebbe qualificare : battaglia contro la decadenza del romant1cismo, e più precisamente contro il periodo postwagne– riano 1880-1914. Nello stesso modq ,il regime attuale politico ita– liamo non combatte il liberalismo d~l Risorgimento, ma invece la sua decadenza ultima, corrispondente su per giù l:l,glianni predetti, col lieve prolUillgamento del dopo-guerra sino al 1922. Ad ogni modo, anche se questo universale atteggiamento a_ntiromamtico è forse meno profondo e meno radicale di quanto sembri a prima vi– sta, anche se esso IIlega il peggio del romanticismo e non, i,n forndo, il suo meglio, rimane IIlondimeno necessario ammettere questo odlierno importantissimo fatto spirituale come UIIl valore ormai ac: BibliotecaGino Bianco

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