Pègaso - anno I - n. 5 - maggio 1929

558 E. Giovannetti vazione '? Il voler fare i conti direttamente colll_Dio, ha, io non lo nego, la sua bellezza: è il modo di Gesù e di Platone; ed io non pretendo che l'uomo faccia del genere umano un nuovo dio e nep– [)ure un tramite indispensabile fra l'anima e Dio. Quel che ivoglio dire è che i tempi non concedono più all'uomo - se glie l'hanno mai concessa - una bontà inattiva, una bontà che non si traduca in opere e resti tutta contem1plante, isolante, ascetica. Perché non ci dovrebbe essere una santità della salute e delle opere quando i più amabili fra i nostri santi non sono stati che esuberanti uomini d'àzione? Ed effondere per :molte migliaia di famiglie, come fa Henry Ford, i vantaggi morali e fisici del bagno, della pulizia, dell'educazione, dell'onesto agio, della tranquillità per l'oggi e pel domani, della corsa settimanale nella propria automobile, la gioia infine di sootirsi uomo sano in U1nmondo d'uomini, non mi pare il pPggior modo d'intendere l'azione. Direi anzi che ·sia '}Uesto il, miglior modo di render viva, tangibile, umana, quella che un poeta italiano chiamava: « la giustizia pia del lavoro.)) Noi l'ab– biam detta in versi : quelli la stanno facendo. Dio ci guardi dal dire che gli industriali organizzatori sieno santi e che dalla grande industria americana sia scomparso lo spirito di rapina. Vogliam dire soltanto che, in fondo all'opera al'dita d'un Henry Ford, par d'illltravedere, in barlume, una rude santità nuova ed antichissima : la santità Esiodea. L'industriale in guerra contro il capitalista, ed 'il [)roletario alleato con l'industriale ed altamente pagato e contento dei cre– scenti agi e :fiero della sua vetturetta che rappresenta un piacere ed un lusso che molti borghesi non [)Ossono concedersi_: ecco uno sviluppo che Carlo Marx non aveva preveduto! Lungi dal condurre al profetizzato «immiserimento)) della classe proletaria, la civiltà, industriale meccanistica sta trasformando la classe [)roletaria in una borghesia nuova, più agiata, più viva, più realistica dell'an– tica. Decisamente, Carlo Marx, come ha dimostrato con molta :finezza Othmar Spann, era un pubblicista [Pieno di fuoco ma un men che mediocre scienziato nel senso serio della parola e, quindi, in fatto di sviluppi economici, un m~n che mediocre profeta. Henry Ford attribuisce alla speculazione sul denaro come de– naro, a tutta l'attività :finanziaria e bancaria cioè, i [Più funesti effetti non solo sull'organizzazione industriale ma su tutta la vita economica dei popoli. Il dio quattrino - egli dice - deve servire l'industria e non padroneggiarla. Questa critica dell'economia moderna, nella sua vivace inge– nuità, è non solo premarxistica ma è un ritorno, quasi ad litteram, alla teoria d'Aristotele che diceva precisamente come n Ford : il BibliotecaGino Bianco

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