Pègaso - anno I - n. 5 - maggio 1929
Federico Taylor e l'americanesimo 553 vuol convincersi dell'esattezza di quel ch)io dico) non ha che a provare. E questo non è che un solo saggio di quel ch)io intendo dire quando parlo d)una scienza della pala: e potrei darvene altri mille svariatissimi.» Questa istantanea, piena di brusco razionalismo americano che si drappeggia volentieri col nome di scienza, ci mostra sul vivo il metodo tayloriano: la ricerca del modello, dello standard) in ogni movimento, in ogni ,01Perazione 1 in ogni lavoro tanto della mac– china quanto dell'uomo. E questa idea dello standard, del modello cui tutto deve ridursi, forma oggi uno dei lineamenti più visibili e più allarmanti dell'americanesimo. Tutta la spontaneità della nostra vita intellettuale e morale sembra minacciata da questa stam.dardizzazione che par voglia trasform:;t,re l'infinita varietà di– namica dello spirito creatore 1I1ell'uniformità di Ullla statica perfe– zione. Ma il letterato, l'artista, gli uomini tutti che vivono la vita dello spirito, devono capire che la stam.dardizzazione taylòriana è animata da tutt'altra idea: per Federico Taylor gli standards nolll sono fissi ma in collltinua ascensione secondo una logica evolutiva: essi rappresentam.o noo una statica perfezione ma gli episodi effimeri di una dinamica infinita perfettibilità. Primo mattino di primavera, con Ullla nebbia greve, piooa di rombanti aereo1Plani che non si vedono. Il duomo di Milano affonda d'improvviso nell' infilllito tutte le sue guglie. Nell'aria un acre sentore di nafta e di carbon fossile, e un'attesa paziente d'eroiche avventure. Il paesaggio simbolico del nostro tempo è questo. L'originalità dell'opera tayloriana è tutta nella sua forte im– pronta etica. Meglio che un sistema di standards tecnici, destinati ad evolvere e ,a trasformarsi rapidi, Federico Taylor ha creato nel mondo del lavoro un sistema morale, un equilibrio di doveri. Allo SII)irito di rapina che animava le vecchie industrie, s'è sostituito ,uno spirito di cooperazione. Uomo duro con gli operai ma giusto, egli ha, in un lato senso, 'moralizzato l'industria moderna; Ha detto, in sostanza, agli operai : « nel momento in cui varcate la soglia della fabbrica, voi avete il dovere d'annullare la vostra personalità, le vostre idee, le vostre abitudini, e di darvi tutti al còmpito individualmente specializzato che la fabbrica vi propone e che è il più adatto a ciascuno di voi. Quando, alla :fine della giornata, avrete dato con onesta coscienza alla fabbrica tutto quel ch'essa chiede a ciascuno di voi e avrete cooperato così nel debito modo alla produttività dell'organismo cui appartenete, voi avrete il diritto ad un'alta mercede, proporzionata cioè ai vostri me– riti di cooperatori attenti e fedeli.» E agli industriali: « voi avete il dovere di specializzare i vostri lavoratori in modo che ognuno Bib 'oteca Gino Bianco
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