Pègaso - anno I - n. 5 - maggio 1929

,, Federico Taylor e l'amer-icanesimo 551 La madre di Federico Taylor, Emilia Wimslow, discende da un puritamo inglese, stabilitosi a Plymouth, .Massachusetts, nel 1629. 11 padre e la madre so1110 intellettuali dalla fine coltura : e la casa di Germantown (Filadelfia) i111 cui Federico Taylor, nato nel 1856, vive i suoi primi anni, è aperta a tutti gli influssi mistici del « tra· .scood!entalismo » emersoniamo. Ma il Taylor è tutt'altro che un mistico : è un motteggiatore imdiavolato, un realista dalla fantasia .artistica. Ama il teatro e, co111 squisito brio, recita in veste da donna. È giocatore di tennis d'una straordi,naria agilità, tanto da avere il campionato degli Stati Uniti. Non potendo amcora riformare le industrie, riforma intamto la racchetta. Ha un coraggio a tutta prova e contro le cose e contro il giu– dizio umano. Dopo avere studiato legge, si fa operaio in uno sta– bilimento meccanico e, quando un grosso condotto di scarico .s'ostruisce e minaccia settimane d'inattività alla fabbrica, Fede– rico Taylor discende solo nella nera cloaca e riattiva a forza di braccia lo scarico. Trova che lo pagan poco rper quel che lavora, ma trova anche che, se pensasse tutto il giorno a questo, lavore– rebbe meno: e allora stabilisce di destinare un'ora del giorno al malcontento e all'escogitazione dei rimedi. Quand'è già ingegnere specialista rper l'organizzazione industriale ed è alla testa. d'una grossa fabbrica in una cittaduzza puntigliosa, si regala superbe corse a cavallo con la moglie che adora : e, dovendo la signora Taylor montare un nuovo cavallo, l'ingegnere vuol personalmente :assicurarsi dell'umor della bestia esperimentandola nelle debite condizioni : e attraversa quindi, ogni mattina, il paese, cavalcando in gonna da amazzone. Il rpaese si domanda che razza d'ingegnere .abbiano chiamato a riformare la fabbrica. Quand'è a Boxly, nella sua villa presso Filadelfia, ove da tutta l'America accorrono grandi ind11striali e ingegneri ed educatori ad ascoltar la .parola dell'apo– st:)lo, ormai trionfamte, ,dell'organizzaziollle scientifica, l'apostolo parla avendo sulla spalla il suo gatto Putmut. Le donne di casa .ammoniscono : « ma ti piglieranno per un rammollito >>. « Pare di no ! » risponde il Taylor. Cosa straordinaria ! Questo anglosassone incisivo, questo maestro della precisione, arriva a tutti gli 31ppun- tamenti con tre quarti d'ora, per lo meno, di ritardo. « Invitato .allo sposalizio, come dice un proverbio americano, arriva per il battesimo». Ultimo tratto che finirà di conciliare a Federico Tay– lor la simpatia di molti latini: questo puritano ha sempre bestem– miato come un turco. In questo, del resto, Federico Taylor, morto nel 1915, è ancora perfettamente alla pari col rpiù fiammeggiante dei giovani poeti 3/mericani d'oggi, William. Oarlos Williams, la cui dottrina letteraria è riassunta nella formula blasfematoria : I ivill ivrite whatever I damn please, and as I damn please. , I liotecaGino Bianco ·

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