Pègaso - anno I - n. 5 - maggio 1929

FEDERICO TAYLOR E L'AMERIOANESIMO. Nella civiltà moderna, pare che ogni secolo voglia un popolo a modello. Come il Cinquecento ebbe l'italiano per le eleganze dello spirito, ed il Seicento il framcese per la mondruna c;ortesia, ed il Settf'cente l'illlglese per la saggezza costituziooale, e l'Ottocento il tedesco per il culto della filologia e della ,storia, così pare che il No– vecento debba avere l'americano per .... Per che cosa, precisamente'! Qui sta il probl(;lma. L'americanesimo, che invade il nostro co– stume, è ancora ben poco definito nei suoi caratteri intellettuali e morali. Tutt'è ormai· attribuito all'America quel che ci sconcPrti più o meno deliziosamente : il ciclone come le gambe nude delle signore. Discernere 111ell' americanesimo l'originalità creatrice dalla cruda singolarità del costume, diventa sempre più difficile per noi euro– pei, tanto le due cose ci appaiono ormai confuse 111ella letteratura superficiale. Al 111ostrosecolo è mancato, finora almeno, il Tocque– ville, lo spirito ottimista che avrebbe potuto darci il quadro vivo d'ella democrazia industriale americana. Ma non è tardi: e che magnifica occasione per un giovrune dallo spirito aperto a simpatie universali! Ben più essenziale di quel che fosse per l'Europa, del 1830 il conoscere la democrazia politica e sociale americana, sarebbe per l'Europa del 1930, il conoscere quella democrazia illl– dustriale in cui è la forza più viva dell'invadente americanesimo. È difficile essere giusti coi popoli giovani : e noi, troppo sipesso, facciamo colpa all'America di quello ch'è universalmente umano o tipicamente europeo. Del travolgente svilupipo della meccanicità in un secolo e mezzo, non è affatto respon~abile l'America eh' è arrivata tardissimo, alla fi111e dell'Ottocento appena, ad U111'indu– stria meccanica in grande stile : e, d'altra parte, il culto della energia e della violenza è opera di pensatori e di poeti squisita– mente europei. Da un altro lato, quando facciamo trop,po merito all'America, ibli'oteca Gino Bianco