Pègaso - anno I - n. 5 - maggio 1929

NEL XIV OENTENARIO DI MONTEOASSINO. SAN BENEDETTO E SAN FRANCESCO NELLA STORIA D'ITALIA. Al famoso Capitolo delle stuoie del 1219 si riunirono intorno a Frate Francesco, 1I1elpiano della Porziuncola, migliaia d!i. frati : tanto sviluppo, in dieci anni, aveva preso l'Ordine. Tutti devoti del Santo, ma no1I1 tutti, d'accordo con il Generale dell'Ordine. V'era un bel numero, già, di frati dotti: « Parigi», per usare il lin– guaggio di Fra Jacoponr, comilllciava ad invadere «Assisi>>. Questi frati dotti avrebbero voluto che Francesco non governasse l'Ordine da solo, ma sentisse il colllsiglio dei più sapienti. E a confortare la loro richiesta, appoggiata dal cardinale Ugolino, citavano l'esem– pio degli Ordi[li più antichi, e i p-recetti di Sant' Agostino, di San Benedetto, d[ San Bernardo. Frate Francesco rispose colllU[la santa sfuriata. « Non mi venite a parlare di regole di rSalllBenedetto, di Sant' Agostino, di San Ber– nardo e d!i. [l,essun altro : per me l'unica regola è la forma di vita che Dio, nella sua misericordia, mi ha mostrato e donato. Dio mi disse che voleva che io fossi come un pazzo di 1I1uovogenere per il mondo, e non volle per n.oi altra scienza che questa pazzia. Dio coofonda la vostra scien za e la vostra sapienza. >> L'invettiva, fatta sul tono di profeta ispirato, ridusse tutti ar silenzio, per quel momento. Ma è lecito credere che, fuori del– l'adtl!Ilanza capitolare, nelle conversaziollli dei crocchi appartati, qualche mormorazione corresse sulla presunzione di frate Fran– cesco, che così leggermente si sbrigava delle wn.tiche, venerabili re– gole monastiche, a cominciare dalla· benedettina. Fors'anche ta– luno l'avrà accusato di ingratitudine. Proprio a San Bened'etto (cioè all'abbazia benedettina del monte Subasio) Frallloesco doveva quella dimora della Porziuncola, culla dell'Ordine e wn.che ora (dopo tanto sviluppo di questo) sua centrale, carissima al cuore del fondatore e dei suoi primi seguaci. In due conventi di Benedettine aveva trovato da pri[lcipio rifugio, contro i reclami violenti della famiglia e al riparo di ogni diceria non benevola, Chiara, « la Cri– stiana l), come la chiamava il Santo. -A lui, dunque, me~o che ad og[li BibliotecaGino Bianco

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