Pègaso - anno I - n. 4 - aprile 1929

ALDOUS HUXLEY. Chiuso il nuovo, lunghissimo e gremitissimo romanzo di Aldous Huxley, Point oounter point) che Chatto e Windus han pubblicato a Londra alla fine dell'anno scorso, cessata dentro di noi l'eco intellettuale dei fieri dibattiti che nei salotti di Lady Tantamount o ai tavoli dei ristoranti notturni. o nelle alcove e negli studi hanno brillantemente impegnato e condotto per centinaia di pagine i suoi personaggi, cavalieri dello spirito diabolico, rpacata dentro di noi la risonanza sinfonica del romanzo musicato e strumentato con alternate introduzioni, rinunzie e riprese di motivi, di toni e di modi diversi, la nostra immaginazione ritorna con simpatia, con piacere e con inquietudine alla figura dell'artista. Ma può esser rpiù pronto il giovane e celebre romanziere gior– giano a venirci incontro egli stesso personalmente, in carne ed ossa, con la sua alta slanciata esile pallida figura amichevole che noi col nostro sogno e il nostro desiderio a rincorrerlo per le vie lucide e tortuose del suo pensiero o nei suoi rpellegrinaggi attraverso il mondo. Poiché Aldous Huxley, da Londra o da Parigi, da Bom– bay o da Los Angeles, è sempre in cammino per l'Italia e special– mente per la Toscana, dove le colline di Firenze o la riviera tirrena da Viareggio a Marina di Massa lo richiamano continuamente a un clima e ad un paesaggio di sua predilezione, clima e !Paesaggio che gli hanno offerto dieci volte il quadro delle sue novelle o dei suoi romanzi o un campo riposato alle sue meditazioni. Huxley prosegue, così, la tradizione che conduce in Italia e in Toscana tanti scrittori e turisti aglo sassoni, ma non viene tra noi per calcare orme già illustri e mescolarsi alle colonie artificiose e maniache di certi suoi connazionali, insoffribili anche a lui e che anche a lui hanno spesso rinfocolato l'estro caricaturale, e tanto meno è di quei periodici turisti che tutti gli anni ricalano in Italia a scrivere u'n nuovo libro sull'arte italiana, su una città italiana, su un qualunque argomento italiano, !Perché l'Italia è sempre di moda e le carovane degli ammiratori pedissequi, dei con– dannati allo snobismo del viaggio in Italia, hanno bisogno di essere continuamente nutrite di carta illustrata. L'autore di Along the road ha trovato qui un'atmosfera di civiltà e di bellezza confacente Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy