Pègaso - anno I - n. 4 - aprile 1929

.... . - . QUESTA SERA SI REOITA A SOGGETTO. La sala del teatro è piena q1iesta sera di qnegli speoiali spettatori ohe sogliono assistere alla prima rappresentazione d'ogni oommedia nitova. L'annunzio, nei giornali e nei manifesti, d'u,n insolito spettaoolo di recita a soggetto ha fatto nasoere in tutti 1ma grande 01triosità. Solo i signori oritioi drammatioi dei giornali della oittà non ne dànno a.vedere, perohé oredono di poter dire domani faoilmente che pasticcio sarà. (Dio mio, su per giù qualohe oosa oome la vecohia commedia dell'arte: ma dove son oggi gli attori capaci di recitare a soggetto, come al loro tempo quei comici indiavolati della com– media dell'arte, ai quali del resto e gli antichi canovaoci e la ma– sohera tradizionale e i repertorii faoilitavano il còmpito, e non di poco ?). 0' è in essi piuttosto una certa stizza perohé non si legge nei manifesti, né si sa d'altronde, il nome dello scrittore che avrà p11,rdato agli attori di questa sera e al loro direttore itn qualsiasi scenario : privati d'ogni indicazione che li possa oomodamente ri- , portare a un giudizio già dato, temono di cadere in qualche con– traddizione. Puntualmente, a:U'ora indicata pe; la rappresentazione, i lumi della sala si spengono e s'accende bassa la ribalta sul palcoscenico. Che avviene ? Il pubblico, nell'improvvisa penombra, si fa dappriJma attento; poi, non udendo il «gong» che di solito annunzia l'a;prirsi del sipario, co– mincia ad 'agitarsi un po' ; e tanto più allorché dal palcoscenico, attraverso il siparlo chiuso, gl!l giungono voci confuse e concitate, come di pro– teste di attori e di riprensioni da parte di qual– cuno che voglta iJillporsi per troncare quelle pro– teste. UN SIGNORE DELLA PLATEA si guarda in giro e domanda forte : UN ALTRO DELLA GALLERIA. Si direbbe una lite sul palcoscenico. BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy