Pègaso - anno I - n. 2 - febbraio 1929

IL PRINOIPE NUOVO IN UNA LETTERA DI OOSIMO PRIMO. ÈJ da sospettare che quando Ferdinando I de' Medici commise ·al Giambologna il monumento ·di Cosimo I, l'insigne artista, rispet– toso _della verità storica, a temperare l'incongruenza di raffigurare in _veste di guerriero un Principe grande sì, ma combattente mai, abbia pensato di mettergli nella destra lo scettro invece della spada. Certo, quello scettro nella mano di Cosimo sta bene ; ché egli fu , soprattutto l'uomo dei sottili accorgimenti IJ)Olitici, degli astuti maneggi, SIJ)esso delle avventate risoluzioni, bellicoso anche, ma più con la punta della penna che con quella della spada. Incominciò la carriera con un atto di scaltrezza, la continuò con atti d'imlJ)erio e di volontà, dentro e fuori dello Stato. Fu il Principe del Cinquecento per eccellenza; dominatore sempre, do– minato mai. Quando la nottè dell'assassinio del duca Alessandro, il cugino Lorenzino, con le mani ancora lorde ·di sangue, passò correndo a breve distanza dalla villa al Trebbio, dove Cosimo si trovava, e le milizie del Mugello furono richirumate a Firenze, quei soldati, come i pretoriani romani, fecero !Proponimento di tirarsi dietro il :figliuolo di Giovanni dalle Bande nere per IJ)roclamarlo duca. Egli, ragazzo diciassettenne, rifiutò e, con la :finezza diplomatica d'un uomo maturo, si presentò dimessamente a chi aveva prese le redini del governo, offrendo i suoi servigi alla Patria. Erar un homo novus, al quale i diritti alla successione erano contestati dall'esistenza d'un figlio spurio del morto duca e dalla consanguineità con l'assassino. Rifermentavano anche i non estinti odi repubblicani contro la dinastia liberticida, tenuti vivi special– mente dai fuorusciti, che urgevano alle porte di Firenze. L'homo novus si contentò del titolo di « Capo e Primario del Governo >> e aspettò che i tem1Pi fossero maturi. · . Poi violentemente spense le oipposizioni; lentamente' e inavver– titamente trasformò le vecchie istituzioni, lasciandole sopravvivere / Biblioteca •Gino Bianco

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