Pègaso - anno I - n. 2 - febbraio 1929

/ I AMORE DI POESIA. Queste faticate ed esperimentate riflessioni che seguono, ·per qurunto siano in prima per.sona e sull'esempio personale, e confes– sioni insomma, vorrei che non avessero a valer solo come fatti miei, cioè nulla in questo caso. . Ohe si possa far ipoesia in prosa, questa è una verità dimostrata, tanto che, una, volta scoperta, pare esistita sempre, e non si riesce più a concepire epoca e menti alle quali sia stata celata. E mentre esteticamente essa è Uilla conseguenza delle dottrine della poesia pura., della liricità dell'arte, ogni lettore di poesia moderna scopre a prima vista le linee del disegno storico della prosa poetica,, chia– rissimo nel secolo scorso ed in questo : niente di meno che un nuovo genere. JiJ sarebbe difficile negare che Saison en Enfer sia lirica for- - malmente. Più facile se mai contestare che-Rimbaud sia un poeta. (Per me lo è, intendiamoci). Ma poi non scrive Leopardi a .suo pa,dre, in quella famosa lettera, d'aver voluto fare prosa poetica, come s'usa modernamente? Intro– durre gli dèi in versi non inquietava più nessuno, poiché eran di– ventati figure della retorica: in prosa invece sì. Coll'aria di trovare una scusa e un divertimento della questione, Leopardi definisce il suo libro col rivendicargli e la poesia vera e il sentimento serio. « L'intenzione mia fu di fare poesia in prosa; come s'usa oggi, e però seguire ora una mitologia ed ora un'altra, ad arbitrio; come si fa in versi. » (Luglio, 1831 ?). In verità la poesia in prosa ba or– mai un elenco di classici e una tradizione solenne. L'inquietudine, la questione aperta e insoddisfatta resta quella della moderna poesia in versi. Il meglio qui è 1 esporre il caso proprio, e lasciarlo al giudizio del prossimo. Per mio conto tornai ai versi, come dai versi avevo cominciato, e anzi ai versi tradizionali. E non sono sicuro, no dav– vero, che sian buoni versi; ma si che mi verrà meno innanzi la vita che non questa voglia e questa devozione. Vensi tradizionali; infatti, se la prosa poetica s'è stabilita trion– falmente, il verso libero ha dimostrato laboriosamente di non csi- BibliotecaGino Bianco

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