Pègaso - anno I - n. 2 - febbraio 1929

POESIA LETTA E POESIA ASCOLTATA. Noi abbiamo oggi della poesia, e in genere della letteratura d'arte, un criterio e un sentimento al tutto diversi dal criterio e dal sentimento che ne avevano, non dico gli antichi, ma i Greci, e, più specialmente, i Greci dell'età classica sino al periodo elle– nistico alessandrino. La letteratura greca del iperiodo ellenistico e tutta la letteratura romana sono già, da questo punto di vista, let– terature moderne. Perché solo con gli Alessandrini il libro inco– minciò ad essere strumento di cultura individuale e domestica. An– che prima c'erano libri, e commercio di libri; e una biblioteca ebbe Euripide, il dotto e letteratissimo Euripide; ma pochi erano tut– tavia, e di pochi : aiuto alla memoria di rapsòdi di attoll'i di corèuti; r insomma -elementi e mezzi di recitazio111ee di rappresentazionf' pubblica, difficilmente e ra_!>'limente di lettura solinga e privata. E così anche la poesia rientra nella vita di aperta aria dove tutto accade, dove le genti si trovano e operano e parlano : fa casa non ha valore; ha valore la piazza. E il ipoeta è il cantore dell'àgora o del tèmeno sacro; è l'attore delle ra1ppresentazioni teatrali; è il corèuta o l'istruttore di cori nef ludi agonistici delle grandi solen– nità .panelleniche, religiose e civili. Ed è l'aedo anonimo che si può chiamare ahcbe Omero; e sono Eschilo e Sofocle, e Stesicoro e Pin– daro. Poesia di grande voce e di larga risonanza; che di rado fio– risce dalla improvvisazione immediata, più spesso rifiorisce, già udita o nuova, meditata e misurata sempre, dalla memoria tenace : e nella. poesia si aprono e si distendono le lunghe e bianche straile dei miti. La poesia, nasce con gli aedi presso le corti dei re. E più tardi il rapsòdo la r~pete e diffonde. Il rapsòdo non è _più l'aedo; non ha più la cetra, ma il bastone o lo scettro; non è più il cantore di re e di principi, ma di folle plebee, su le piazze, ipresso i porti loquaci, o sopra le navi, nelle grandi calme marine, quando i ma– rinai aspettano il ritorno dei vènti. Esigenze nuove di uditori nuovi, e men raffinate, vogliono da lui una più vivace mimèsi.

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