Pègaso - anno I - n. 2 - febbraio 1929
Gli ultimi giorni di Giovanni Segantini 115 s~inando un carro, ripetevano cosi, di tanto in tanto, nell'eter– mtà del vero, i motivi di quei quadri: Il ritorno al paese natio .. Pascoli di primavera, Il dolore confortato dalla fede, L'amore alla fonte della vita, La Vanità, Figurazione della primavera sulle Alpi. - Per secoli, - diceva Grubicy, - l'umanità vedrà questi ipaesi attraverso i tuoi occhi. - Credi ? - E allora si abbandonava alla propria vena bona• . ria e fanciullesca; descriveva i successi mondani di quei mesi. Figurarsi! A Pontresina, in un Grand Hòtel ammiratori ed amici 1 gli avevano offerto una colazione d'onore. E aveva fatto sfoggio di francese con Robert La Sizeranne, e gli aveva promesso di andare a Parigi; come aveva promesso a una delegazione di « archesi » di recarsi nel Trentino a rivedere la città natale dopo ventotto anni di assenza; come aveva assicurato all'amico Felix Koenigs di an– darlo a trovare a Rerlino. E le visite? Tante che era stato costretto a fissare « un giorno settimanale di ricevimento » come le signore ! S'intende, riceveva sempre davanti al cavalletto, in aperta campa– gna. Ma un giorno, arrossiva raccontandolo, giunge Sua Altezza Reale la Principessa Letizia che vuol proprio vedere il quadro. Egli, che idea!, aveva mandato uno dei ragazzi allo chalet a prendere lo stiffeliits e aveva ricevuto l'augusta visitatrice cosi, all'aria aiperta, indossando l'abito di cerimonia sopra il panciotto e i calzoni da montanaro. Mentre iparlavano, dovevano ogni tanto ritrarsi sul ciglione perché la strada era ingombra dal fluire strepitoso e belante dl'i greggi trasmigranti. Il pastore con gli agnellini nella bisaccia caim– :iµinava u!timo e dava la buona sera a quel «barbone>> che aveva l'aria di essere un ipastore più grande, forse di nuvole o di uomini. Giovanni e Alberto si ~insero una volta chiacchierando fino al piccolo cimitero di Maloja un ipo' fuori del paese, a sinistra della strada per chi giunge dalla Val Bregaglia. Il cancelletto era semi– mperto, un cavallo bianco irsuto pascolava lì 1Presso: la chiesetta sonava l'Ave Maria. Se i due amici volevano distrarsi, andavano davanti all'Osteria Vecchia quando vi si fermava la corriera che portava via a sciami i tardi ospiti della, season che era stata brillantissima. Quanto bo- . ston ! Quanto tennis! Qualcuno scendeva a comperare le cartoline i_llustrate, da poco di moda, o i mazzolini di edelwis o beveva demo– craticamente la grappa con la genziana unendosi ai cocchieri nello stanzone dove ardeva nel camino un gran fuoco. Agli sportelli dei pesanti carrozzoni. gialli 31Pparivano i ipallidi visi di quelle nobili dame russe, inglesi, tedesche che rialzavano ad arco la veletta sulla bocca senza carminio e specchiandosi nei vetri della diligenza ac- 10. - Pèunso.
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