Pègaso - anno I - n. 2 - febbraio 1929
144 R. Calzini erbe e di licheni. In fondo al sentiero s'allontanava un mandriano spingendosi innanzi le mucche; e, al centro, una donna, un po' curva, .... si traeva dietro un vitellino e una giovenca. Lo spunto reale si era trasformato~ nell'idea e nell'arte del pittore: Grubicy faticava a ritrovarlo nel quadro. E allora raccontava : quando Segantini, nel periodo di Pusiano, aveva dipinto la Benedizione delle pecore e la Prima messa dal vero, i suoi~amici s'erano meravigliati di vedere nei due quadri una magnifica scala barocca. Mentessi, Morbelli, Conconi si eran sguinzagliati per la Brianza a cercare quel super- bo saggio di architettura barocca e avevan poi trovato una scala mingherlina di ipochi gradini che aveva offerto a Segantini lo spunto .... Ormai la montagna era deserta, e il vento disperdeva le franche risate dei due amici: le sonagliere e gli schiocchi di frusta sulla strada engadinese romipevano il silenzio. - Finirà anche il trittico. - Ho chiesto a Parigi una parete di diciannove metri qua- drati. - E tutti si rallegreranno di vedere all'Esposizione universale il tuo quadro invece di quel benedetto Panorama. Il trittico infatti era la sintesi di una ipiù grande opera. Segantini ritto in 1piedi, le spalle piegate in dietro, i pollici pas– sati nelle 3Jperture del__panciotto sotto le ascelle in una posa che gli era abituale, ne riparlava ora come di una cosa sciocca. Gli alber– gatori engadinesi volevano che Segantini inviass~ all'esposizione di Parigi del 1900, u1,1panorama dell'alta Engadina: trecento metri di pittura da collocare in un padiglione circolare. Segantini col pit– tore Giacomelli aveva compiuto un lavoro preparatorio di centinaia di fotografie -scalando picchi e ghiacciai. Ma il progetto era ipoi naufragato iperché il solo affitto del terreno per costruire il padi– glione all'esposizione, cinquemila metri quadrati, costava un mi– lione e mezzo e altrettanto sarebbe costato il lavoro. - Basta, non ipensiamoci più. E il pittore si consolava intonando una canzone : era una sua mania, questa del canto; ma non avendo orecchio era burlato be– nevolmente dagli amici che gli insegnavano ~ motivi delle arie più in vogà, e poi non li riconoscevano straziati da quella voce co– raggiosa. Nelle lente passeggiate crepuscolari mentre i comignoli fuma– v~~o c~erei e un ugual colore si distendeva sul bianco dei ghiac– ciai, a1 due amici piaceva rivedere insieme i paesaggi ispiratori dell'opera in quegli ultimi cinque anni. Taluni zembri verdecupo talune distese di prati azzurrognoli, un cavallo che passava tra'. BibliotecaGino Bianco
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