Pègaso - anno I - n. 1 - gennaio 1929

La Stella del Nord 75 splendore, l'agitarsi delle onde, tanto pauroso poco fa, sembrava il moto naturale del mar,e, lllé più né mooo come lo scorrere di un fiume, il preci,pitare di un torrente o lo stormire delle fronde di un bosco. - Si sta bene qui, disse ancora Benedetto, e soggiunse: - Ecco un'osservazione degina del babbo. Si sta bene, ma non oc- correva naufragare per questo. Non aggiunse altro. Aveva il cuore gonfio e chiuso. Poco dopo si mise a canterellare le canzoni di guerra che in quel tempo erano sulla bocca di tutti. AnchB Alessandra si mise a cantare cOIIllui. La loro voce giungeva al loro orecchio attutita dal fragore delle onde. Per questo provavano maggior piacere a cantare. Sembrava a tutti e due che la na,ve si fosse disincagliata dal banco e sci– volasse dolcemente senza né rullio né beccheggio su quei flutti ondeggianti. Il profumo del salmastro entrava nelle loro narici, il vento tepido scorreva sulle loro labbra. Essi sentivano sulle loro labbra il sapore della salsedine e il loro giovane appetito IIle era risvegliato. La campa1I1ella della colazione li colpì di stupore, con il lungo scampanio che essa faceva iper essere udita in tanto fra– stuono. - Senti, senti la campanella del collegio! - esclamò Booe– detto, saltando in piedi, già tutto ilare e consolato : - « Io no[l aveva altro che ll[l coltello, una pipa e un po' di tabacco in una scatola, ,e queste erano tutte le mie provvigi01I1i.)) Ti ricordi il buon Robinson Orosuè? Altri tem1pi e altri naufragi. La prima cosa che egli vide, guardando verso prua, fu il cuoco del bastirmento che, reggendosi in equilibrio sull'ultimo gradino della scaJa delle cucine, se ne stava a gambe incrociate, sorridoorlo dalla sua faccia di luna piena, con la bianca mongolfiera in capo. Poi vide suo padre che cercava di ll[)rirsi un varco a gomitate in un gruppo di marinai e di passeggeri assiepati verso il boccaporto. Il ma.ggiore Iupiter aveva perduto ]a sua bella calma-. Quei marinai e quei passeggeri, molti dei quali avevano già la loro fu– mante gavetta in mano, si pigiava[lo iper vedere manovrare le pompe al comando di ll[l uffidale. Ohi dicéva che la stiva era tutta alla– gata, chi invece che era soltanto mezza. Nessuno sapeva come stes– sero esatt3Jlnente le cose e il maggiore Iupiter, mentre andava fati– cosamente avvicinandosi all'ufficiale : - Il bagaglio è perduto ? - chiedeva inquieto a questo e a quello. - Altro che bagaglio! - gli rispondevruno: - Se si riempie la stiva, la [lave si spacca in due. - Come si spacca in due? - diceva sempre più agitato il mag– giore Iupiter : - E i miei bauli, e le mie casse ? 'bliotecaGino Bianco

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