Pègaso - anno I - n. 1 - gennaio 1929

64 M. Labroca - Strawinski musicista classico Strawinski, invece, le sue composizioni di questo ultimo periodo che si .sono messi in tanti a definire 111eoclassico, le crea trascurando completamente i precedenti accademici, i tenaci predicatori della continuità Beethoveniana, gli esteti della logica cromatica, e nelle vecchie forme della Sonata) del Concerto e del Qiiartetto entra di prepotenza con il suo ritmo audace, co111 i suoi contrappunti ango– losi e spietati, con le sue armonie occasionali, con la, sua tematicfL a sorpresa, con una logica di linguaggio tale che nessuna deviazione viene concessa, e qua111do ascolti un suo discorso ti sembra di mar– ciare sopra un binario alla più alta velocità. Per questo, riferirsi a Bach, a proposito delle ultime opere del musicista russo, è solo possibile se si considera di Strawinski l'inesorabilità del linguaggio, la nuda severità delle espressioni, la indispensabilità degli elementi che concorrono all'opera d'arte, ma ,sono questi, come abbiamo già detto, i caratteri che troviamo in tutta l'opera di Strawinski dal Petritska in poi, qui meglio lumeggiati dalle semplici classiche deno– minazioni delle opere e dei loro tempi. Nelle ultime due opere di Strawinski, cioè a dire nell'Edipo Re e nel balletto Apollo Musagete, è rilevabile, tuttavia, una ten– denza ad esl)Tessioni più dolci e coofidenziali. Le melodie assu– mono a volta andamenti carezzevoli, mentre le altre voci sanno contenersi nei limiti degli a,ccompagnamenti cari alle memorie mu– sicali dei nostri ,nonni. Ma anche in que~te opere l'atmosfera è straordinariamente strawinskiana: il canto non ha abbando111i,il discorso non si arresta in estasi contemplative; 1110n i aprono pa– rentesi [Più o meno riflessive, la forma in sostanza a,nche qui è g.e– nerata_dal logico sviluppo delle idee formatrici. Nella tendenza, oggi così diffusa, alla purità della musica ed alla esalta~ione degli elementi che la compongono, l'opera di Stra– winski acquista un significato speciale. Nel procedere serrato verso ,espressio111i che rea,giscano alle ultime conseguenze del romanticismo musicale, è facile cogliere diversità di atteggiamenti e di stili, è facile rilevare differenze ataviche che distinguono ad esempio, i mu– sici,sti italiani dai tedeschi, i francesi dagli spagnoli. Rtrawinski appare invece un isòlato; nulla ha egli nell'arte musicale del suo [Pa,esecui inspira,rsi, i mezzi di espressione sono i suoi caratteri– -stici e la sua arte sa conservare anche nelle più astratte creazioni lo -stile e lo spirito della personalità. Non si tratta perciò di neoclassicismo o di ritorno a Bach, ma di un nuovo argomento nel grande ra-ccooto musicale che Strawinski -va svolgendo. MARIO LABROCA. BibliotecaGino Bianco

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