Pègaso - anno I - n. 1 - gennaio 1929

di Renato Serra 17 Lunedì. (car sans toi. ... ). Voglio rispondere qualche cosa subito. Uno strano effetto mi fanno 1e.parole scritte dalla **: la sento improv– visa, nel swngue. E poi resto un po' strunco, un po' sciolto, come se fossi stato vicino a lei. Non trovo le parole da dire. Provo una sospensione vaga e diff usa, in cui pensiero e senso e memoria si perde; e mi igodo co.sì quel vuoto, come uno già sveglio, a occhi chi usi, si gode il buio; sa che dietro il velo delle palpebre, sol che lo a.lz, i un poco, c'è tutta la gioia li,m,pida della mattiJna. Così io; so cbe dentro di me c'è la **. E 1110n e voglio parlare adesso. Voglio tenerla un po' chiusa. Quando la ** mi avrà lasciato allora sarà tempo di r1suscitare i ricordi a uno a uno. Adesso sono felice e basta. Felice di Lei, runche se per gli altri è lontruna: ma per me no: l'ami ne quitte son amic qiie quand son lime y consente. Questo è vero. Però ecco, se la ** fosse qui, sarebbe anche me– glio. Guardo il mio piccolo sofà zoppo, e mi pare mi dia ra,gione <>onun inchino. È c0rsi vuoto e sconclusionato co111 quei libri un po' da, una parte e un po' dall'altra, che ipare disegnino la forma di una personcina, che 1110n c'è, che ci dovrebbe essere li a sedere. Col -suo cappellino rosso - che fa pensare alle viole, al cielo di marzo, con tanta luce fresca sotto le nuvole umide col piglio di un ucoollino che è pronto a volar via; e i1lltanto 111011 si muove, e sta lì buona buona .. Ecco, ma se ci fosse (non alzo la testa dal foglio per non esserne proprio sicuro) andrei più adagio a scrivere, fra una parola e l'altra ci sarebbero delle pause, degli sipaz.ibianchi (e in quello che cosa ci sarebbe?). I111vecedov'è la **? Per il viale della marina-? Ieri l'ha,nno vista e me -l'hanno detto. E non m'ha fatto gran meravi,glia. La H ,,nascosta è un assurdo. Non si immagina. Al più potrà coprirsi, schermirsi co111 un braccino davanti al viso,r come un bimbo e non la .si vede mai tanto bene come allora : che par che dica, io non vorrei farmi vedere, ho un po' di vergogna, ma che cosa ci posso fare, se sono la **? e fa un po' di musino, e tra un rieciolo e la mano gli occhi ridono come il sole. Non mi so1110 meravigliato. E neanche preoccupato di molto. Ho a,vuto qualche momento di ansia sabato; ,specialmente sabato sera; a pensare che la n .era in una casa nuova, aspettando la scampam.el– lata del telegramma. Pensavo tante cose che ho preferito no,n scri– vere. Ma poi l'ansia è cessata; è rimasto il dispiacere, temperato <la un'istintiva fiducia. Non verrà nessuno, per ora : è questione <li lasciar passa1!.e questi giorni, pochi, come si lasciano passare 2. - Pègaso. S.bliotècaGino Bianco

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