Pègaso - anno I - n. 1 - gennaio 1929
CoLE'fTE, Le v·oyage égoi'ste 123 allora si entra subito in un altro modo di ragionare e bisounereobe dire . o per esmn,p10come, nonostante quel-l'atmosfera di sottile fàscino che ab- biamo tentato di desorlvere, si senta spesso qua e là nel romanzo la mancanza di quaJche cosa: forse di un approfondimento maggiore nel– l'inrteirno dei caratteri e degli ambieniti. Ed è vero che pia.cciono le donne di ,questo romanzo, ma chi è poi questo Philippe Marcenat, nonostante tutta la sua sensibilità e finezm e anche bontà, se non un piccolo egoista? Quando, nella prima parte del libro, tenendo del clirnat della sua fa,.. miglia d'origine, egli è fedele, severo, tutto ordine e logicità e lJ&de ,per questo l'amore di Odile, che è ,tutta vibrazione di vita e capriccio, quelle ,sue quaJità severe e logiche farebbero pensare per un momento al marito di Anna Karenine. Ma subito sentite come lo spalancarsi di una distanza e~orme; e non solo per questioni di egoismo o d'altro, che son cose d'or,dme morale e non hanno a che fate gran che con l'arte. Ma avevo detto che non bisogna far paragoni. ~Ieglio sarà intendere il libro cosi oome è, in quell'atmosfera di rinnovato romanticismo, un po' fluttuante e musicale ma insieme lucida e quasi ragionata,, che dicono ili stia ora riformando, specie fuori d'Italia. E meglio allora si capirà il successo ohe meritatamente sorride anche a questo nuovo libro di André l\faurois. Bo:\'AYENTl][U TECCIU. CoLETTE, Le voyage égo'istc. - Ferenczi, Parigi, 1929. Fr. 12. .Se qualcuno dicesse che Colette, la spregiudicata, la istinti va, l'animalesca Colette, viene ora scrivendo questi suoi scampoli, com– menti, coqitis o pezzulli, con la matita del moralista, è probabile che Ja prima ad aggrottar le ciglia sarebbe proprio Colette. Eppure, uua volta intesi sulla portata (corta) della sua morale, la qualifica di mora– lista le torna bene. Il libro, per chi non si fermi al sommario, è meno frammentario -di quel che pare. Le prime pagine (Dimanche, J'ai chaud, Repit, Malade) sembrano capitoli staccati di un romanzo che non abbia p0i trovato il suo centro. Si sentono nate nell'aria di Chéri, di La naissance du jour di Le bM en herbe .... ; e la loro stessa levità, quel rapido brillare 'fra due ombre, può essere una grazia di più. Ma la seconda e maggiore parte del libro, sotto il titolo Quatre-Saiso~s, raduna drn– loghi, schizzi, figurine e commenti al tempo e ~Ila_ vita: E dunque: diremo Colette moralista ? È vero che ella sceglie 1 suoi personagg1 nell'ambiente sempre più frivolo e talvolta più impuro, i suoi temi nei repertori più arrischiati, e che li in mezzo ella, par vivere a suo piacimento, a suo agio. Le donne ch'ella intravede e scorcia in questo libro sono soltanto alla moda, gli uomini fatti soltanto, direste, per portar cravatte, guanti e cappelli. I protagonisti :eri, i _segre? sovrani o addirittura i sacerdoti di questo mondo sono 1 grandi sarti, i grandi profumieri. le grandi « direttrici » non sempre sappiamo cli che, i maestri di danza, di sport, d'ogni elegante far nulla. Gente spesso profumata e che tuttaYia non olet. Aggiungete che quasi a ogni
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