Pègaso - anno I - n. 1 - gennaio 1929
114 M. FUBINI, Ugo l!'osoolo musicai direi simbolica. Qui la composizione si fa q~anto _mai semplice, con un sapor nostalgico, teneramente commosso, anu pudicamente _com-– mosso, come un cantar dell'runima. Il Fubini ricolìda, p_er da,r la m1su1·a ,lelle cose gran<li deille Grazie, Dante, quello del Paradiso [Quale ne' plenilunii sereni 'l'rivia ride tra le ninfe eterne Che dipingono il ciel per tutti i seni] perdutamente a.lto; io, avr,ei J1.co, rdato l'altro Damte, quello ùel Purga– torio, che ,è solo vicino alla G1·azia ,, e più che goderla, anco1~a, ne sente– il desidea_,io,come uno smarrimento: Gui.davaci una voce che cantava Di là .... A questa limpidezza mesta, a questo mesto presentinieuto del divino, si debbono (se proprio si de.ve ) a.ccostare certi motivi foscoliani delle– Grazie: Conea limpido insiem d'Erato il canto Da que' suoni guidato .... ; da questa vei·g·inità, riscoperta con pa;role vergini, prendono se:nso le s11e– cose più belle. Di tntta la simbolica complicata che vuol spiegare la composizione del l'elo, questo solo è chiaro, che El'ato, la musa dcll'amore, cainta, e. Fl0tra dipinge. E to111a110 in mente i versi danteschi : .... I' mi son un, che quando Amor mi spira ... ; dico, t01111a.uo , non peJ• un semplice casuale 1-i.col'do,ma app1·opriatissi– rnam eute, perché questa par veramente poesia nuova, « stil novo», che vien dal cuore. Nelle sue lette.re il Foscolo ric01·da con un commosso orgoglio tante volte questo Velo : dove gli 1-iuscì per miracolo di 1-i.esp1·ime1·e, nei modi che s'è detto, i motivi più p1•0tfon.didel suo dolore e della sua vita, e diè form31 ai suoi ,desideri più casti, e a « tutte insomma le molli pas– Rioni comuni a tutte le umane condizioni». Son parole del DiscorsC> quarto della Chioma di Berenice, in cui esaminando gli « affetti deli– f'a,ti ))' fonti di poesia, che ritrova nel poema ca.tulliano, si sofferma, bat– tendo l'iaccento, su quelli derivati dal!' « aJlllore)), dalla « ca,rità figliale e f.raterna », dalla, «commiserazione», dal «timore)). Le figurazioni del relo J:isalgono a questa origine. Primeggia sopra tutte la « giovinezza », l'amor segreto dei disa,ncorati della vita e degli infelici: e intorno l' « amor coniugale», che nelle ultime lettere alla Mocenni 1·ipetutamente e triste.mente torna come un sogno tanto più vivo quanto sa che per– lui è va.no , impossibile porto; e poi l' «ospitalità))' l' « amor figliale», la- « tenerez za materna» : sapete voi già se fossero motivi nuovi o lontaJ1i, - e abbiamo visto come li ricercasse con accorata malinconia negli altri poeti: ma la mitologia è sbandita, o non ha più peso, e dice solo quel che è umano ed eterno, e aggiunge l_;lnmotivo di maggior no- BibliotecaGino Bianco
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