Pègaso - anno I - n. 1 - gennaio 1929

CRONACHE DEL TEATRO DRAMMATICO. IL FENOMENO BRAGA.GLIA. Di nessun artista drammatioo, in Italia, si sente dir-e tanto bene e tainto ma1e oome dii Bra,gagli.a. Bra,gaglia è .l'unico rnettewr-en-soène ita– lia,no, e Braga,glàa è il pessimo dei direttor~; il ,suo. tea,tr~no. è la l_uc~ nelle tenebre, ed è queUo dove si recita peggio che nei pegg1or1 teatn da provincia· nessun nome i,taliano è coposciuto all'estero oome il su-0, e sul conto' di nessun altro si sentono giudizi più atroci; il tale attore illustre fa l',elogio in pubhlico ,del suo ritrovo, e in privato lo definisce co 11 pa;role rvitu,per,o,se;il tal critico a,nnuncia ogpi ,giorno pubbliicarnen,~ che non vi metterà più piede, e poi ogni settimana torna a dar oornto dei suoi spettacoli· infine la cl"itica lo stronca puntualmente tutte le sere, ' ' 11 • e poi firma una dornan<la collettiva al Governo perché lo salvi da a mi- naccia della chiusUII'a. Il « ipriooi,pio di contraddizione» p,er Braigaglia è a,Lolito; la stessa persona può, parlando di lui, sostenere tutte in una volta le tesi più opposte. E si potr.ebbe dke che, rpeir qualche or.iitico, Br-agaglia sia diven– tato quello ch'er:a il naso per Cyrano; lui, il critico, si riserva di clirne per oonto suo tutto il male possibHe; ma se l'est1,a,neo, se il forestiero gli viene a chieder conto (perché succede anche questo): « bello scherzo avete fatto vo;j_della critica, romana, coll'j,nventare il Teatro degli In– ,dipenrdenti ii, aUora l'uomo scatta, e attraverso i se, i ma e i quantim– que, fi,nisce con l'impeg,nail:Si nella difesa. La ,verità si è clle Bragaglia, in ItaJia, è il solo uomo di teatro che avendo viaggiruto all',estero si sia aocorto come da noli anoora- non s'ab– bia, o non s'avsesse fino a ieri, ,l'idea di quello che sia messinscena mo– ,<lerna,.E,glrl.non fa una questione mitica oome f.aoevt~Boutet, che s'in– dignava di vedere il dramma tra<lito dalla prepotenza dell'attore; né una questione di pulizia OOil11ie Niccoclffilli, vergognoso di oerto guittismo italiano in paragone di certa eleganza francese; né una questione d'au– tore come Pirande.Uo, desideroso d'avere interpreti foggiati da lui in pei~sona, a, immagine e somiglianza dei ·suoi personaggi oome li ha visti lui. Bragaglia ha il piaoere della messinscena per la messinscena ; fine a sé stessa, su qualunque pretesto, balletto o pantomima, o farsa o trag edia,. Vedendo R,ein1laJ:1dt o Oopeau, Pisca,tor o Baty, egli s'è entu– s.ia ,smato della virtù di quei «maestri», che san prendere un copfone insu lso o sublime, e spremerne la cosiddetta sostanza teatrale, per uno « spettacolo ii di cui sola gli interessa, etimologicamente, la visione. Da ciò le teorie di cni BTa,gaglia .va inondando tutti i giornali, pe– riodioi e 1'1ivis1Je in ItaJiia, e la cui sostanza si ,può ritrovare, da chi riesca a superare i grossi ostacoli del suo stile oaotico, nella ,sua Maschera mobile: libil'o tutto fatto ,d,i scritti disparaiti, farragiinosi, inita.nti, eru- BibliotecaGino Bianco

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