Pattuglia - anno II - n. 7-8 - mag.-giu. 1943

VIIVA LA schenna, la più antica e la più virile delle arti cnvalleresche, irrobustisce il corpo e tempra l'a-, nimo. Suo obbiettivo è quello di sviluppare non soltanto la prestanza del cor• po, il senso del bello, la vivacità dei muscoli, ma anche la prontezz.a dell'occhio e del pensiero. Al fj5ico essa produce al sommo grado quegli eUetti che conseguiscono gli esercizi muscolari in genere: ncceleran• do la respirazione e costringendo ad aspirare m&ggiore quantità di ossigeno, impone ni polmoni un funzionamento più ampio e quindi favorisce lo sviluppo del petto, aumentandone non poco il dir.imetro. Le gambe e le bracciQ acquistano vigore e grande pieghevolezza e l'anda-! tura si Ca libera e più sciolta. Inoltre, quando l'equilibrio Iisiologico non sia turbato e l'igiene non venga trasgredita, auche la nutrizione, la digestione e l'assimilazione ne ritraggon.o indubbio vantaggio. Pure in diverse forme di malattie (obesità - artritismo - anemia) l& schenna può costituire cura e rimedio 1 purche applicata col sussidio delle istruzioni mediche. Anche alla scherma, come tutte le cose di questo mondo non sono mancati, nè mancuno, critici e denigratori. Si è contestata che tutte le persone che tirano molto di scherma presentano traccie di scoliosi ( curva turo laterale della (:olonna ,iertebrale). E ciò, é stato detto, perchè in tutte le fasi della scherma il corpo agisce in una posizione che forzo il tronco ad inclinarsi dalla parte che tiene l"arma. Ma non si è considerato, o voluto considerare, che quelle conseguenze, allorquo.ndo si vet•iJ'ìcano, devono soltanlQ E, fuor di dubbio che io uu conflitto come 1'9ttuale, dove sono in gioco i destini di tanti popoli, lo t,port, e non solo quello agonistico puro, è in prima linea come importanzo, per l'erticace apporto che un'attività controlJato. e disciplinata può dare, sia pure indirettamente, alla risoluzione della lotta. D1accor<lo che, oltre quel che si fa, inlercsscrU conoscere quel che si. è fatto. in quanto non si potrà pervenire alla completa Iormnzione fisica del dttadino-solduto se non otLraverso un certo periodo di t.empo, in cui abbia agio di svolgersi una preparazione metodica opportuna cosciente, in una parola, razionale. Non potendosi quindi continuare, in seguito alla nuova situazione, sulla falsariga del sistema: precedente, per l'entrata in scena di altri fattori, irn cui il tempo, le diltieoltà per lo svolgimento delle gare ecc., occorrerà adeguare l'attività alle circostanze, convogliandola più tenacemente verso il risultato da raggiungere, ,·ero e proprio elemento del potenziale,. bellioo. Questo il criterio che ha informato l'opera del nostro massimo Ente spor· th-o. Abbiamo allora assistito, ed assistiamo tuttora, ad un facile fenomeno: il graduale superamento degli sport, chirtmiamoli così, « spettacolari », ad opera di quelli che possono vantare un più intimo e sost.anziale carattere di combattimento. Poch.i sono gli spart che rientrano in questa categoria, ma molte le cause che ostacolano il loro sviluppo. Per qualcuno di essi, come il pugilato, possiamo identilicare quasi totalmente queste cause in una cocciuto serie di pregiudizi, di timori ingiustificati che spesso allontanano il giovane dal1o sport prescelto primo ancora che egli ne inizi la pratico. Sarebbe davvero ora che anche in questo 5enso si operasse uno provvida bonHica, vale a dire che ccrtl genitori (è inFatti a loro che voglio in particolare rilerirmi), i c1uali 1 con est.remo leggerezza giudi- ('OTIO il pugilato • crudele », la scherrl8 .. pericolosa • e cosi vin, comprenDEL attribuirsi alla cattiva scelto di un sistema pratico nell'insegnamento della scherma; sistema il quale, per mirare troppo allo scopo, ne tra8CW'a i mezzii e cosi la falsa. Ad ogni modo, se in un individuo, specialmente gio"•one, e che abbia tendenze a deviazioni scheletriche, questo pericolo può sussistere, è in• vece assolutamente inesistente in chl sia sano e robusto e si eserciH nello armi seni.a eccedere. Oltre alle forze muscolari, gli esercizi della scherma sviluppano anehe le funzioni nervose i esigono inlaU.i che i muscoli rispondano sull'istante all'ordine delta volontà, Scrive il grande fisiologo A. Mosso: « La scherma, il più dilficile degli esercizi delJo sport, è quello che richiede dal cervello la maggior somma di sforzi di ognj genere ». Quindi Ja schermo è il miglior mezzo di allenamento. dei centri nervosi, ossia il mezze) più efficace per ridare al cer\'ello l'energia perduta per mancanza d'attività volontaria». Dunque oltre al corpo, nella scherma onehe l'intelJetto resta mirabilmente esercitato; l'ocehio che ne costituisce la finestra, è costantemente tenuto attivo dallo necessità di invigilare sulla minaccia del ferro nemico i i.I coraggio si esplica nel suo massimo grado, poj- 'Chè i due contendenti ripongono sempntutt-a la loro fiducia nella propria nbilit.ò, che deve essere I non djsgiunt.a, anzi de"c essere accòmpagnata, dalla distinzione dei rno<li e dallo cortesia, doti del gentiJuomo. Così inteso ed esplicato, questo italianissimo sport risponde pienamente ai suoi alti lini di educazione deJ fisico e del carattere. "l'EDO MADONIA dessero finalmente che è meglio, molto meglio lasciare che i figli frequentinq Je sale di una palestra che non quelle di un cafté! Dimostrerebbero cosi di possedere una mentalità molto più e, 10Juta e un non comune buon senso. A quakuno (che ancora ve ne sono!), fieramente attaccato alle vecchie tradizioni, questo mio tono potrà sembrare «cessivamente polemico, inopportuno ora che urge porre all'ordine del giorno ben altri problemi D"accordo anche con questo conservatore « qualcuno)... fino u un certo punto, però! Jl Iatt-0 di subordinare la risoluzione di questo problema a quella d'altri di maggior interesse immediato, non si• gnifica che anche del primo non si deb• ba trattare. E' tutta una mentalità, un modo di pensare, d'agire, che abbisogna del ot salutare colpo di piceone ». Crediamo fermamente che, attraverso l'evoluzione del sistema di vita creato dal Regime, si giun~erà anche in questo campo ad un r1sultato concreto e soddistocente. Ma esso, in ogni caso, r1on rappresenterà che uno dei tanti punti di orrivo del logico processo evolutivo. A questo dobbiamo invece giungere noi stessi, precorrendo i tempi, perchè il momento lo richiede. Lo sport di combattimento è l'espres, sione più completo di quel sano djsin• teressato agonismo che noi italiani ci vantiamo, e non sempre a giusta ragione, di praticare. Più completa in CjUanto, ad un interesse ed un'attrattiva di eccezionale levatura unisce coraggio, esalta pcrcc1.ionc del pericolo e senso dell'opportunità, caratteri troppo evidenti, del resto, perché sin qui il caso di parlarne. Inoltre ba il grande rec1uisito di richiedere all'atleta serict.ò d'intenti e di preparazione, assoggettandolo nel una rigida disciplina, che finisce gradatamente ool normaJizzarsi fra le a• bitudini. Non ho detto •una parola nuova, ne sono pienamente convinto, nè era mia intenzione. Sono tornato sull'argomento perché m'è stato offerto lo spunto dalla fervida attivitb che il Guf Forli ha GU F nolto in questo settore negli ultimi tempi, att.ivitò che è stato coronata da molte lusinghiere affe.rmadoni. Le cure degli universitari romagnoli si sono rivolte in particolar modo olla scherma, dove là loro opera è apparsa veramente prolicua, sia come numero di gare, che come risultati. La squadra formata da una decina di giovanjssimi (si aggirano quasi tutti sui dicia'}Dove-venti anni) può essere classificata ad u.Do dei primi posti nel mo,imento schermistico nazionale. Sono, senz'altro, degli elementi dotati di qualità non comuni, ma quel che maggior• mente colpisce io chi Jj segue, sia pure da tanto lontano come devo far io, è la passione, la grande passione che li anima e costitujsce uno dei segreti d.i tutti i successL Il « numero uno » della compagine è il fiorettista Miceli Sergio, un ragazzo dotato di un magnifico fisico, di una buona tecnica e di un'ottima imposta• zione, che da dicci anni si dedica allo sport preferito e che, se porrà magdigarsi nella vecchia sala cli Via dei' ~liii c. Fuzzi, in.fine, è un bel sciabolatore, e i t ccenli Campionati di Roma l'hanno dimostrato. Qualche cenno <li cronaca sat·à più .esauriente di qualunque altro commento. Già militando nelle Iila della Gil, gli attuali goliardi ebbero modo di distinguersi ai Campionati di Firenze e di fcrni dell'anno scorso. Roberto Miceli si aggiudicò il titolo nazionale, mentre ottjmi piazzamenti ottennero Cerasoli e Ventimiglia. Passati al Gul, iniziano nel gennaio del '4a la loro attività coi Torneo Na• :donale delle Cinque .t'inali di Firenze. i'\el iioretto i\tlieeli Roberto vince la terza finale, Madonia Tedo e Madooia l\·Iino si classificano al quarto posto rispettivamente nella terza e quarta fi11J.1e. Nella spada Cerasoli è nono della prima finale mentre Ventimiglia ct.>nseguiva un ottimo piazzamento. AUa Coppa Butta (Campionato Naziom,le di fioretto a squadre) prende purte una rap'Presentativa tonnata dai fratelli Miceli e da Sergio Saralvo, che risulta prima a pari merito col Guf 13ologna, battuto, fra l'altro, tutte due Je volte che è stato incontrato. Nell'individuale è Mie.cli Sergio che con otto vittorie capeggia la classilica, seguito, dop0 un posto, da ll.oberto. Sergio Mi• Parte della squadra del G.U.F. • Da •inima: Cerasoli, Miceli R. (Campione italiano di 111categoria) Madonia T., Ventimiglia • In basao: Micoli S. gior continuità negli allenamenti, ve~ clrcmo di sicuro Ira i migJiori in campo oaz.onaJc. Suo fratello !\pberto, un altro pilastro della squadra, che basa i.I gioco su di un'agile meccanica, gH rassomiglia molto tecnkamente. L'anno prossimo sarà in Ha Categoria, ed il Campionato di Ili~ è stato appannaggio suo. Nella spada uno dei migliori fila Categoria della scorsa stagione è Cerusoli, che non potè compiere il passaggio in ]la Categoria perchè non classi~ Iicato. Gli «. attacchi in freceia » sono In sua caratteristico più spiccnta. Ai cam- , pionuti Nozionali assoluti è entrato in semifinale. Anche Pasqualigo merita di essere citato per le buone pro,,e fornite quest'anno nei « non classificati». In com· pJesso è anch'egli un promettente elemento. Altrettanto dicasi per Ventimi• glia, al1ievo, come i due Miceli, del M. 0 Cicala, che ricordiamo tanti anni fa proceli è ancora primo nella sciabola, e terzo nella spada a] Campionato Nazionale dei non classificati, dove ottime prove forniscono pure suo fra. tello, Pasqualigo e Saralvo. Campionato Nozionale Serie C: sia nelle semiiinali di Varese (sorpassate senza l'ombra di una sconfitta) che nelle IinaJi di Roma, il GuI Forlì si classifica al primo posto, grazie alle buone prove dei fratelli Miceli, e di Cerasoli, Ventbniglia, Pasqualigo, fuz• :d, Vono e Stangbell.ini. Come si vede, in al->1>"Cntare mesj gli universitari romagnoli hanno preso parte a ben cinque tornei di carattere nazionole, coi risultati espostì. Altre gare, sempre d'importanza nazionale, sono in programma al momento in cui redigo queste note, e anch'ess<' ,edranno la partecipazione dei gufini forlivesi, in vena più che mai di continuare, cosi cc.,me hanno iniziato. GIANNI NEDJANI WALTER RONCH I · responsabile

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