Pattuglia - anno II - n. 5-6 - mar.-apr. 1943

CHIIJl)I LA 1)012TA V I Na una \CcchiH r::1sn gialla a due piani nellM Vielding A,cnuc, cli quell'l,nno. Noi avevuma prci,n l'abitudine di ancluni e sedevamo sui gradini, di fronte all'utrfo ossen nndo le automobili che passa, uno, comporlnndoc:-i proprio come se vivessimo in. quella casa. t~rn unu grande casa e noi non sape- \ nmo niente di c~sa. Come: Johnny disse al Signor f'eakins ~uando il Signor Fcakins ci acchiappò, noi non ne sapevamo niente. '\'on ~RJ)C\'Hmo c:hc essa era la sua ca.su. ln <1uello stc,;;so anno essa bruciò e cadde gill. Fu uno elci più grandi inccncli che mai gli abitanti d~ \la~~l'l' mcsscro ,jsto. \"e!b cittù tutti \'idcro lc. , é<.'chìa casa. bruciurc e cade1:c giù. Si ern in Settembre (' di nottc, per ~iunta. Era una notte Fredda, e scn7,u luce e ognuno yidc il colore del fuoco nello l'-turo dclo inYc1·nale. Era l'ora di ccmt e tutti, nella nostra ciUù, Ja- !,{.'ii1ronu la 'Loro cena su!ln ta,ola e vennero a ,edere i I fuoco. Qualt·uno fece la strada (lj corsa, qualcuno andò !n bil'idctta, ,,11akuno in motocidt!lta e ht gente ricu, andò in automobile. F.ru una cosa altraente e terribile:, il t·iclo crn t_;1tt.oscuro e il fuoco bl'illavn tunlo nel nero del ciclo: per questo era terribile. Tutti erano cu·ìt.ni e c.lcsi,lera,·ano sapere comC' era stato: Chi l'hu Ialto? - chicdeH1no. Ln mucchio rii ~c:nlc grida\a, anche; essi sape, ano che non , 'era nessuno ncll.:1 ci:1su 1 1>ure essi !,:rida, nno, in ogni modo. To e Johnn; boleuimo antlarc alla ,ecchiu cas:1 ~iuli.i e se<lc_,,~11110 sui µnu!ini di _fronte ull'ulrio. Johnn~ era un negro .che CTll <1uasi bianco. '\essuno \uleHl bene a ,Johnn). I suoi stessi fratelli non gli , ulc\ ano bene. JohnnJ non m eva 1.tppiccato il fuoco, in ogni mo<lo. E!,si lo spa\'entarono e gli fcccr~ un mucchio di domande, ma egli non a\·e\•n appiccato il fuoco. I.o Sceriffo Appie_,. sp,wentò Johnny n mo1·tc. - PerchC hai fotto <1uesto? - egli disse. - '\on sono slato io - disse Johnny - Proprio non -.ono stato io. PcrchC n\'rei do,ulo dar fuoco alla casa <lel Sif!.nor l"cakiras? Son l'ho fotto io. Putelc domandarlo n tutti. - ;, tutli? di.!'l'IC lo Sceriffo Appie., - A < hi per c~c_,mpio? - Potete chiederlo u Glcnn - riS(>OSe Johnny. çlcnn? lo Sceriffo disse - Chi dia,olo è (,lcnn? - Clenn Lyle - disse Johnny. -- Che <·11sa dia, olo mi racconti? dis!,c lo ~(.·<.·riff o. - Domandatelo n lui disse Johnny. - Vuoi dire Glcnn il 1'iglio del Giudice Lylc? - h.·<.-clo Sceriffo. - Sì, signOl'C Juhnny disse - domandatelo a lui se sono stalo io. - Perc:hè proprio Clenn dc\'e sap~l'e qualcosa di <1uesto? - cljsse Io Sc·erj[f?. - Glcnn (' n1io umico - disse John!!y - Noi scÒC\amo sem1>re sui gradjni della casa tutte Je \'Olle. - Tu ;c_,i un ncf::rO, non è vero?· - chiese lo S(•eriffo. Sì, signore -· rispose Johnny - io sono un. negro. Sei un diuvolacdo d'un negro - disse lo Sce~ rifro Appie., c>om'C che sei amico del figlio delt Giudice L~le? Tu de,i raccont:umi un bel mucchio; di rrottole. So, si~norc Johnn" dissi 'GÌenn. Egli ,~e lo dir~ì. . Chiedetelo o Johnny era lutto tremante quando io entrai nell'ufficio dello S(·eriffo. Era già passata. la piezzanoLte e la casa era lutlr, bruciata e sfasciato. f'n .. ma,a uncora luUu ma il fuoco non v'era più. Sei Glenn Lyle? - chiese lo Sceriffo. Sì. signo..rc dissi. Fondazione Ruffilli - Forlì - Sei il figlio del Giudice L)lc? - Sì, signore - dissi. Conosci <iul'sto neµro? - chiese. Sì, signore - dissi - conosco Johnn~·. Ve,lcte? fece John~y. Come fai a conoscere un ne~ro? disse lo Sceriffo. - li padre di Johnny è giardiniere nella nostra casa - dissi. - Dico, come [ai ad avere un negro per umico?· - i.:hiC'~elo Sceriflo. Egli poteva spaventnre Johnny se ci si mettc-"1, mu non poteva mettere paura a me. A mc non import.:\\ a <iuel che Johnoy cru. Cosn contava se era, UJl negro? Cosa conta"a se sua mBdre era unu donna negra e suo padre era ur, uomo bjanco? Cosa •~1'importava cJi tutte <1uesle cose? Johnn~ IJrooklyn era. mio amico perchè noi due eravamo cresciuti insjeme. li padrino di Johnny era giardlniel·c nella nostrn ,i:::-"-~ lfi~•Ì .·~~)~ t' ··,. ' . -, ':;, -•;--, ,I• ·1 1,1~1\ , ,' I .., t;U!,a da tanto tempo o.rmai chc- non riuscivo nemmcn0i u ri1..ord1u·mi. Johnny era sempre stato mio omico. - Penso che posso avere eh.i mi pare per umico - dissi. - Sa tuo padre che hai un negro per amico?' - Disse lo Sceriffo. Se anche non lu 5(1pesse mica obbligato a sapere tute.o dissi - egli non è di qualunqwe cosa - Di qualunque cosil ~µgiunse Joh_nnJ Sì, signore, si signor Sceriffo Applcy disse - domandate u Glenn se sono ~tato io. - E' stato questo negro a dn .. fuoco alla vecchia casa gialla del Signor Feakins? - Non certo più di voi stesso dissi. - Benissimo ora diss~ lo SceriCfo - Puoi darmiuna risposta decente, puoi darmi? P_a:oprio perchòsei il figlio del Giudice Lyle <"recUcbe ti sia permesso di darmi questa specie di ri~poste? Non poui dirmi la verità senza dai:m• qualcuna di_ queste insolenze, pt'OJ)riO non lo puoi? Non è statQ .lui .a far questo - dissi. - Chi è stato allora? - disse lo Sce1·iifo. lo sa1>cvo chi eru str,to, ma non ero ,·enuto _per dirglielo. ln ogni modo non v'eru nessuna dirrerenza. - Come potrei s~pCr(' eh.i è stato a fare questo? - dissi - ,Johnny non è mica stato lui. - Sci stato tu? - <lis~e lo Sccrifro. - Non più di voi - dissi. Allo Sceriffo non piacque il modo con .c. ui gli risposi. C1·cdo che egli do\'eva cercut·c dj stq>ero se io conoscC\O chi era stalo u combinurc tutto 9uel pastrocchio, mn <"he lui sapesse giù chi _era stato. J:gli snpcvu bene <1uunto me che il "Signot· Fc:.1kin~ &,c,a dato fuoco alla sua casa. Lo Sceriffo .s.:1pe,·•a. anche perchè. Tutti colore che sapevano un po' di. cose sul Signor fcakins e sulla vecchia casa gialla e quel che accadde nella casa nove anni "f:t,, tutti, dico, !,apcvuno che )I Signor f'eakins Cl'U il solo ad a, ere dalo fuoco alla cusa. Proprio verchè il Signor Feakins era morto essi 1Jcnsorono di altaccnrc tutto .addosso a Johnn~ Brook~ l~n; proprio perc·h0 egli era un negro senza essere nero e ~uo padre era un uomo bianco come loro. Proprio pcrrhè avc\ano trovato H Signor fcakins morto quando irruppero nello suo stanz.o all'llotel JeFferson, essi pensarono di attacc.:1re tutto r,ddo,;;so a ,rohnn)'· l3ene ,s'erano sh~gliati. - Tu non mi darai un'altra di queste risposte - disse lo Sceriflo - lo sono lo Sceriffo di quc~ta dannata e rottutn città e non intendo che un raga7,zo di dicci anni mj dia <1uesto genere di ris1,ostc. - Di undici. anni dissi. - Oieci o undici, - disse lo SceriUo - ;o non f.!.Uar<loa questo. Tu sta al luo posto e dammi dcli..!' l'is1>oste decenti. Un dcliuo è stato commesso e ,sotW mio giurnmento ho preso l'incarico di trovare il criminale. - Questo non è certo Jolrnn_, - dissi - e not\ sono neppure io. - Tu andavi sempre alla \'Ccc:hia e;asa gialla con questo negro e sedevi sui gradini e ginni per il giare.lino, non è vcrò? -- disse lo ~ccriffo. - Quusi ogni f!tlOrno <lurunle le vacanze ddl'estate - risposi. - Oene disse lo Sceriffo - c1uesta è una risposta decente. Io ho il mio dovere da s':gu-irc e devo seguirlo. So che tu dovresti essere a .c. asa e, a letto a quest'on., ma ho it mio dovere da seguire. L'incendio questa notte erR il pitì grande che m~1V abbiamo avuto ID Maggee. I-lo \'isto il fuoco - dissi. - Credo <"he lutti l'abhiuno visto t'irro. disse lo SceOgni cosa crJt Ntlma nc_,ll'ufficio dello Sceriffo. V'erano venti o trenta persone fuori nella strada, ma; e.-,se non fo<:evano molto rumore. Esse stavano lì e aspettavano solo di sapere chi U\l,wa combinnto quelli:1 faccenda e allora lo o·vrebbcro preso e portato un po' Jontano dallo Sceriffo. Sentii che sta, ano porlando di mc che ero venuto nell'ufficio de!to Scnifro Appley. Udii anche che acl'Cnnuvono a Johnn~ 13rooklin. Stavuno proprio prendendoci gusto. A\'rcbbero preso John~y e l'a\'rebbero linciato. Stavano proprio divertendosi. 1 bianchi lo odiavano perchè egli era bianco e i,uo padre era un uomo bianco e la gente colorata lo odiava per le stesse ragioni. Johnny era tutto preso dalla paura. V.i. eravamo solamente io e J?hnny e lo Sceriffo Applcy e il SottosceriCfo Tad Grover ncJl'uUi.cio. Taci non si curava di dire qualcosa perchè sapeva chi aveva dato fuoco alla cnsa e non gli andava proprio ~ genio l'idea di far In peJle a un piccolo negro solo 9

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