Pattuglia - anno II - n. 5-6 - mar.-apr. 1943

di fatti. Sono quegli individui che incapaci di conquistare una propria certezza, si umiliano a queUa comune che non sarà mai valida se non verrà alimentata di giorno in giorno dalla nostra, che è da noi scontata e do noi a noj stessi ripropostn ora per ora. Perchè se li guardiamo a fondo questi esseri, non uomini cert.ament.e, dobbiamo accorgerci che sono privi di una loro essenza umano, incapaci di una visione personale della vita, che non sia vjt-a materiqlistica, ma sia modo di essere, procedimento di conquista svolto verso d.i noi e non al di fuori di noi. La loro stessa posizione polemka - a noi non interessa che sia completamente negatrice o sfarzosamente of- !ermatricc di una situazione che non sent.ono, o che sentono diversamente e quindi inutilmente - è una situazione determinata d,ùle parole, non concreta di fatti. Se ad uno cli questi esseri noi chiediamo la ragione di certo loro entusiastico fervore propagandistico od il perchè: di un loro cocciuto negare, criticare, polemizzare, sentiremo come risposta 1e stesse parole vaghe, le stesse accuse, 1e stesse lrasi che un'abitudine di superficialità ha inculcato in loro o in un modo o nell'altro. • Anche per questo noi siamo spesso titubanti. a certe affermazioni, a certe prese di posizioni, a certe escandescenze più o meno patriottiche: temiamo sempre che le parole non J'Siano che tali, che non rispondano ad effettive situazioni dello spirito e della coscienza. C'è oggi il gusto di polemizzare e di criticare. Un gusto stupido. Il lettore non \'Orrà certo stupirsi di questa nostra nUermazione. Mo che cosa conta l'articolo violento, fatto a punte, quando nella realtà l'individuo che l'ha ·firmato con il suo passivo aJTendlrnento alla monotona abituale vita di « prima » non fa altro che convalidare il modo che hR. biasimato? Meno pai·ole, insomma, ma. più fatti. Certi scrittori di punta d fanno J.'efietto di quelle persone che fra loro dicono corna di tizio e di cnio, sj ripromettono rappresaglie ed ardimenti, ma appena vedono tizio e caio con ori ed emblemi, si sprofondono in inchini e riverenze, anche quando le maldicenze non sono maldicenze, anche quando gh ori e gli emblemi nobilituno un uomo che ha bisogno di essi per essere tale. Ecco perchè certi articoli non ci stu• piscono più e solamente ci rendono curiosi del « dopo ». Ecco perchè certi esseri con le loro forbite recriminazioni ci fanno sorridere di pena; quanti sono coloro che hanno il coraggio di portare se stessi di fronte a tutti, nudi e veri? 1111 Il • I. 5-6• IIRZD-IPRIIE 1943·111 PATTUGLIA POLITICA· ARTI · LETTERE PORLI' • Sede Littoria • T•I. 6018 Dir•ttor•• I.ENATé I.OSSI Coodir•ttore, LI VI O FI.ATTI WALTEI. IONCHI • redatt. capo re,poo,abile QUESTONUMERODOPPIO L. 3 1111111. : lrdiuri I. 15-hi,i1ti ili1111itirI.i ID J>lalrlb, D. I. E. S. • P.se S. Paalaleo 3 • ROMA PUIILJCJT A• 1 Utuclo Pu.ltbllcltà e Propagaada • Via Roma, 6 · BOLOGNA ANONIMA ARTI GRAFICHE • BOLOGNA VIA CONSOLARE - Sei:. Edit, G. U. F. · Forll PAOLO SJLIMIA.NI, Segretario del G. U. F. · PlESIDENTE Armando 1 .. aglloli • Bruno MHotti Livio Fratti • Renato Ioni Pochi, molto pochi. Non solo fra quelli di « ieri. », ma anche fra quelli di «oggi». Per questo la nostra fiducia non potrà essere riposta che in quelli ~i « domani » E' stato notato, almeno a quantr abbiamo letto su una in1ormata rivista quindicinale, un· rilassamento, una pausa nel dinam.ismo polemico. Se intendiamo con ciò che una cerla deficienza di intelligenza polemica propagandista viene ad ac('enh.1orsi nelle nostre colonne, siamo perFettAmente d'accordo. Infatti i polemisti di professione stanno, per ovvii motivi, esaurendosi; mancando cli intelligenza essi, dopo i soliti rifritJ.i spunti po1emici coi quali ci hanno an• noiato, si trovano ora a secco di jdee, tanto più che una attiva sorveglianza viene esercitato sugli inutili sproloquj e sugli eccessi che chiameremo - benché con la propaganda nulla abbiano a che fare - propagandistici. Inoltre In f,rravitù dell'ora rende tutti quanti più silenziosi e più umi.li e spinge o~ gnuno acl una maggiore severità nei pro• pri confronti e nei confronti di chi sta ad ascoltare. Purtuttavia, non molto tempo [a, abbiamo lett.o in un giornale universitario di Bologna le ultime geremiadi sull'intransigenza e quanto un tizio, per motivi sconosciuti. diceva sul nostxo Risorgimento: pare infatti che per ,. propagandare » questa guerra sia necessario sminuire quello del '15-18 e, a volte, limitare addi ... ritura il nostro Risorgimento magni• fico. Ma non è in questo senso spicciolo• che noi intendiamo la polemica. Non è in fondo in quest.o settore - pure importantissimo - che l'intelligenza de• ve dare tutta se stessa per la aflennazione della nostra civiltà, della nostra cultura, per la polemica del nostro costume, della nostra umanità. Abbiamo altre volte detto che noi crediamo nell'urgenza di un'opera di educazione piuttosto che in un'opera di propaganda. E per propaganda inten• diamo quella basata su motivi spiccioli, quella basata su una abile dialettica, raramente sostanziata da fatti. Propaganda forse necessaria in certi momenti, ma che pure non deve sopravalere sul• l'educazione. Educazione è opera di intelligenza. E questa è guerra che vede l'int.elli• genza io pri,rn.issimo piano come \'alorizzatri.ce di tutto quanto è frutto delll, nostra esperienza di civiltà, della nostra essenza morale. Gli enormi problemi da risolvere esigono dalla intel• 1igenza italiana prova di volontà e di continua presenza. C'è tutta una pole• mica sociale, per esempio, che aspetta dalla intelligenza italiana una nttuazione definitiva. Ci sono problemi di costu• me, presupposti da sviluppare. La nostra è una civiltà che sta documentandosi,. perfezionandosi, aggiornandosi, umanizzandosi. Per non far rimane~ sterilmente sulla carta dei grandi prin• cipi, occorrono uomini intelligenti ca .. paci di attuarli, riordinarli, inserirli nella vita quotidiana, nella forma mentale di ogni individuo. La guerra è la prova suprema che può dare di sè un popolo; e dal popolo devono scaturire.gli. uomini capaci di superare favorevolmente questa. prova. Quando diverso tempo fa affermammo che il nostro era problema di uomini, non facevamo che constatare !'urgenza, successivamente più volte ribadita, di: una classe intelligente capace di dominare gli avvenimenti, di indirizzarli secondo le necessità del momento, con sagacia e soprattutto con semplicità. Ebbene, docwneqt-0 di vita e dl esistenza di una classe che sta preparandosi ai compiti più ardui, ce lo dà la quotidiana Fondazione RuffiUi - Forlì azione dei giovani, dei giovani che « do~ mani » - e questo domani potrebbe essere prossimo - assumeranno tutte Jc responsabilità. t una azione profonda, concreta. Con ,la guerra, sia combattuta che \'issuta ovunque, i giovani si sono visti spalancare gli orizzonti, han• no capito che bisognava affrettarsi e preparru·si. Le discussioni, le polemiche,, le ct·itiche, as1>rc, dure, decise, sono il sintomo più evidente della parteci• pazione delle generazioni di domani alta vita. SimjLi consolanti manifestazio· ni cli attiva presenza possono prcoccu• pare solo i pavidi, gli incerti, i ~o.lsicuri del proprio precedente operato. Certe insofferenze dimostrate da alcuni di fronte all'appassionata cljsamina di problemi da parte dei giovani, sjgni.ficano che in essi, sorpassati, non esiste coscienza di quello che sarà i.I domani della nazione. Le forze delPinteUigenza debbono senti.re jn questi duri momenti la loro maggiore responSabilità ed una spinta immediata ad un fervore più intenso, ad un'azione più predsa. Perchè è solo con l'intelligenza che le giovani generazioni potranno domani farsi valere, non p;r · ooddisfare personali ambizioni, ma per contribuire all'aifermazione della Patria nel mondo. Sò1o con la forza delle idee Caro Ronchi, voglio segnalarti il sommario del Fascicolo 11. 9 (Anno VI}, de « la difesa dello. Razza », del 5 marzo 1943. Si tratta di un fascicolo in cui « si documenta l'immoralità della razza in• glese ». Sotto il titolo « Lo scandaglio nella fogna» vengono «storicamente documentati » « i corroltissimi costumi degli i"nglesi ». Un altro articolo e De-, linqnenli dalla nascita • contiene fra l'allro una statistica sulle « persone arresfote dalla Dir.,isione B della polizia ,li Londra dal 1839 al 1848 •· Come vedi siamo aggiornati, ma la nostra scrupolosa informazione si estende anche ai « casi di ubriachezza registrati dalla polizia metropolitana di Londra negli anni 1831, ,82, 83 ». Ma non basta; Il nwnero contiene anche uno specchietto dimostrativo degli « Attentati contro na• tura, Tentativi contro natura, Atti sconci con maschi) Violenze carnali, Attenil premiodi l>OtSiIandetto di •Pattuali•1peronorarelamemoriadelPOtfaSATURNO M NTANARIhannoparte<ipatnoumerosui. nlmsltari. Il premiodi l. 1000 per la mivllorPeolSiaP11bbll11ta di ununi,ersltarlonel 1942 dowe,a,enireassevnaloilvlorno 21 febbraioa,nni,ersariodeilamorle del POiia: mamall,Iorvaniuati,i hannoimpeditaolla1omml11ione di 199iudi<are il premionelgiornofissato. la 1omml11iofnoer,mata di VittoriolUQlAi, llonsGo atto, Oggi le prime foglie sono morte e I• nebbi• d'autunno e un po' di vento sul mllrgine del fosso le ha raccolte in un triste momento, fuggevole solt•nlo come un timido pianto adolescente. Così le mie speranze potremo abbattere un mondo vecchio, solo con l'intelligenza potremo costruire le basi del nostro domani. E' stato · scritto su un quotidiano di Cremonr cl1e i migliori giovani,. una volt.a constatata la loro prepl\razionc, verranno aiutati a « farsi largo». Non ci S3:rà bisogno di nessun « aiuto ~ domani. Perchè domani il « farsi largo •, caratteristico di una mentalità arrivista. cJ1e non è la nostra, non avrà più ragione di essere. Chì avrà intelligertza o preparazione assumerà necessariamente quella responsabilità che sarà in grado. di assolvere. Senza bisogno di spinte e di urtoni. Tutto si svolgerà con un procedimento naturale, non imposto, senza alcuna inriuenza coercitiva dal di fuori. I volori dello spirito saranno effetti\'amente in primo piano. Quei valori che danno forza alla nostra lotta, che ci convincono quotidianamente ad agire nella certezza che in essi si perfezionerà quell'unità inscindibile fra ~tH i giova01 che non giocano sulla retori~a dei sentimenti, ma realmente soffrono, nell'ansia di una perfettibilità, i giornL e le ore di questo nostro tormentatissimo tempo. WALTER ROlVClll lati contro bambine, Attentati contrO bambine inferiori agli anni 13, Incesti. Attentati contro fanciulle inferiori ai 16 anni », Compiuti tutti nei periodo 1~43_- 1848. Speriamo che, perfezionandosi il metodo di rileva"z:ione statistica, sia possibile ricavare ancora piiì interessanti e particolari rivelazloni sulla vita prioata inglese. Completano il numero ùnportanti st~- di sull' « inclegnitii det clero » sulla « disumanità » _inglese, sugli ~ scandali _e la prostitu:1one »; e un p1cco_lo trajtletto su Londra, la capitale dei pa:z, e degli alcoliz::ati ( con testimonianze sta• Listiche). Ma quella che i tlavr.,ero sensazionale tJ la notizia secondo cul « L'esercito inglese é il più sifilitico de( mondo». l Dopo di che, caro Ronch,·, io mi sono domandato se valga peramente la pena schierare i nostri uomini _contro simile fanghiglia umana, o non sia meglio inuece aspettare ·che. ~'~lcoolismo: la pazzia circolare, la s,td,de, se lr porti via tutti. Con affetto. GIGI GHlROTTl GarlbaldMoarussaissevneraàuan· loprimaIl premio.Glinteressali ,errannodirettamentienformali perletteradallaDiretiondei"Paf. f1191••ia Nel prossimnoumeronrrd pubbli<atlo'esitodel1on1orso e nrrà inoltrepubbll1alta1>0tsia ,inlitri11. Da RnennnenlamoInformadti1e il Gutl0<aleorganinerdun altro premioletterariodotatadi L.2000 diprempi eronorareill>Otfearol1ament1eadutonell'adempimento del prgpriodome. anch'esse abbarbicl!lte alle tenere piante, povere vecchie foglie abbandonllte, si riducono a niente. ~ bastl!lto un istante, dopo l'attesa lunga del mio Cuore, e, un mut~ na~fragare d un somso d amore. SATURlVU J{OlVTAlVARI Ravenna, gennaio 1q39 XVII

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==