Pattuglia - anno II - n. 1 - novembre 1942

tentativo di diventare appieno uomini morali: questo per la grandc:z::z:a della Patria, per essere degni di Lei. • Il no.ttro orgoglio nazionale ci impone per prima cosa la supremazia intellettuale e .tpirituale sugli 4ltri popoli: .tuprcma:z:ia che è .ttata sempre italiana. Nell'arte contemporanea, nella cultura, noi vediamo come l' in- . telligenza e l'arte continuino una gloriosa tradizione, I proditori attacchi, ,cmpre bassamente intereuati, contro i giovani artisti rivelano cOme molti tuttora vivano nel compromesso. Le accu.tc di - ci sia permessa la parola - "esterofilia" non intaccano minimamente l'opera di chi agisce con onestà di intenti nel campo delle &rti, Ad iniziare 4uesta campagna di in.tinuazioni, che ha trovato diccinc e diecinc d'anni fa negli oppositori del Manzoni i primi esponenti di una volontà che vegeta ttlttora nello sforzo di Ùenigrare gli uomini più no.ttri, a continuare questa vile campagna, .t6no gli speculatori di una parvenza di fede cbe non è in loro e di cui si .u:rvOno per mascbèrare ig0;oran:a deleteria e \eitdenziosa partigianeria. 'L'art~ italiana è più che, mai indipendente e vitale . ., ... L'arte italiana d'oggi non è va"alla a nes-- suno, Ogni accusa Ìn tal senso è fal.ta, è un aito pale.se di c1isfattismo. È atto di disfattismo non soltanto perchè dc .. nigra un'a degnissima categoria di lavoratori italiani, ma sopratutto perchè tende indirettamente a dimostrare che il F ascimo non ha avuto presa sulla coscienza degli artisti e the pertanto è naturalmente irriducibile s ogni forma Ji cultura e di pensiero. È, dunque, movimento reazionario e non rivoluzionario, esaurito nelle sue cause occuionali o illegittimamente protrat .. to al di là di esse, .•. Disertori o fuorusciti nell' ani ... mo non sono dunque gli artisti. .italiani; ma quanti, fattisi inopinatamente tutori del principio cli nazionalit~, corrono a denunciare dovunque, anche ;-li' estero, lo scandalo inesistente di questa trahison des clercs . ... Intentiamo, se vi pare, il processo ai giovani; ma non vi scandali:z:2:ate, poi, se molti tt.>stiznoni cf accusa dovessero finire, incriminati, sul banC'o degli imputati ... (Giuseppe Bottai, su "Primato H, 1.941). · Gli artisti italiani operano ora più che mai per la grandcz:a della Patri~. • È facile sentire, anche da chi vi è meno autorizzato culturalmente e .spiritualmente, una critica aspra aJla ·azione elci giovani. C'è chi, oppo.:. 111111 · I. I IDHMIRE 1942-lll PATTUGLIA POLITICA ·. ARTI - LETTERE FORLI' • S.de Littoria · Tel, 6011 Direttor• , R E N A T O R O S S l Condirettore, Ll VI O FlATTl WALTEl RONCHI • r•datt. c•po r••pooHhil• UN NUMERO L. 1, SO Un numero arretrato, Il doppio 1111111.: Ordiuri l. 15- fmi1tiU,im1itiri l. ID Dbtrlb, D. I. E. S. · P.u S, Paatal•o 3 • ROMA PUIILlCITA' 1 Vfflclo Paltltllc1t• • Propa• gaa4a · VJa Roma. 6 • IOLOGNA ANONIMA Aill GRAFICHE • BOLOGNA VIA CONSOLAal • Sez. fdit. C. U. F. • Forll PAOLO SJLidANJ, S•gretario del C. U. f. PlESIDENTE ' Armando lnaglioll - Bruno M•1otti Livio fr•lli • lenito lo11i I - nendo alla maua dei giovani unita e decisa alcuni clementi precocemente invecchiati o che non sono mai .ttati giovani, pretende cqpdannare la nostra g~ .. era:ione {ed anche qui sarà meglio 1ipetere, a scanso cli equivoci, che non intendiamo categorie anagrafichep ma categorie dello spirito) con una somma ·Ji accu.§e una 1_->iù me- •china del!' altra. stra voce sincera cd il meno per farla sentire, ahbiamo voluto ritornare su alcuni punti cl,e costituiscono il motivo dominante della nostra po• lemica. Ahbiamo voluto ritornarci sopra, anche se a qualcuno le nostre parole sembreranno ormai scontate, pcrchè - spinti a nuovamente dichit1: rare ciò che in un ~nno siamo venuti man mano pu hblicando - crcd;amo, sia necessario riproporci continuamente i termini di una situazione alla definizione della quale siamo erotesi, ed a cui perverremo agendo 50l0 dal1' interno. Le nostre parole non vogliono euerc altro che un r..uovo atto ·di fede e costituiscono per noi I' im .. peg o più preciso di una intra.i1sigcnza che per prima cosa sad. rivolta vcr.10 di noi. Un atto di fede e di certezza JU cui haseremo il nostro lavoro quo .. ,;J,ano. IPAL1'ER RONClll Il nostro desiderio di agire profondamente sulle coscienze, la nostra volontà di portare il popolo ad una dignità culturale e politica e di fargli sentire come noi ieguiamo e sosteniamo le sue giuste aspirazioni di una Orientamenetoducativo oggettiva e non rettori.ca elevazione L a istituzione, nell'anno .XlX, presso sociale, la nostra decisione di climi- i Comandi Federali di un UUicio nare tutti coloro che, in un modo O PreparazioOe Politica coincisè. a suo ncll' altro, hanno usurpato una re- tempo coiì l'attuaziòne 'di una premessa sponsabilità diventa,t'a poi caotica ir- deLenninata dalla necessità fortemente respon.sabili.tà, e Ji concedere i] di- sentita di riorganizzare i cooce~Ui C• ri.tto di vita alla sola intcllige,;,za ducativi informatori dello organizzazfo. competente, la nostra fiducia di por• ne giovanile e anche con la trasforma• tare !U un piano pratico, a costo di zione dei mezzi e della struttura della qualiiui sacrificio, ciò che troppo organizzazione ste ssa. I La costituzione di un Ufficio che rac• .spe.uo, ha bti lato ?i sola glori~ ca~- facca, la 005 tra &%tolte cpu,atrtcc, tn cogliesse in sè attività che prima erano decentrate in diverse competenze, atuna parola, ha iuscitato am);>ie reazioni da citi si vede colpito cd ·accu.sato. tività che alla cultura, alla politica, alla 'Siamo stati allora accu.sati di cri... propagaiida e al lavoro avevano attioen• za, presupponeva ioJatti il fine di rie• tica diuruggitr-ice, di 1poca fe'de, per- saminarc il IJ:tCtodo. fino di indifferen:z:a: perchè la nostra Se poteva $8mbrare a prima vista .1ta.rnpa è l'unica in Italia a n&n "vo- che sì fosae voluto f procedere a:d una lere essere· coerente con quella itn- .semplice modili 9aziooe buropratica, con '[)rècisata "-'ortddo,sÌa..,. con la quale Il.Ila oaeervaziooe più ,attetJ,~ ioreee .e molti cercan·o 'di mascherare Ua oon-- ,soprattutto dopo aver 1 assistito agli., ef- , genita inc•1_lacitÀ a rasionare e ad _ fetti e •i rifie&ei d1 questa i,stituzione es&ere. E'-comc que-.ta sfruttata, ipa.rola si C!t,piva di quan._to,era., mutata lo ates• abbia veNo ~1 auo originario e vpuro ea ragione di eeae.re Q.ella, G~ 1. L.: non aignificatocè dagli onesti ~o-runi ri.,a.. ealtiamo,ad, a.(ferm,u-e che la ate~ con• fùto, Jn tutti i md-di icr~l'itti di Cui tuauità della Rivoluzione re~a -.affidata 'Il Italia sta •ora aentcndo l~affan.no""'cd a nuovi ,propo:titi, pjù d ... ~ttivamente il 1>eso, hanno cercato 'di Y.iolentare capaci di poter perpet\UU'e, uoa,.(.iaccola la nostra I f~de. Ed a noi irrequieti, che per~ la sua, indistruttibilità aveva aniiosi rir.ercatori di una verità che b"°gno di esaerc agitata ·da &piriti in• non può casere che dentro di noi, timamente convinti. hanno dunque opposto degli altri a- 1 La P~e&88 era dunque che una nagrafic-amentC- giovani - ultimi rifiuti educazione nuoVa oon potesse ayveoire di una mentalità che or~nai, sia pure se non att.ra\'er■o una tras!onnazione a fatica, va scomparendo .., abil: n·cl- pro-fonda dei concetti di educazione del• l'intonare "il coro degli osanna, pronti le masse giovaniU, traeformaz~one che a nutrir.si cli qualsiilsi avani:o pur cli avrebbe dovuto avere il suo fulcro pro• mantener.1i "in linea,.. ln linea con pulsivo negli uffici di Preparazione Po· che cosa? In linea con il terrore tlcl litica de, t..A>mandi Federali. ·f' · 1 1· ., Ultimamente anche l'articolo di un .sacri 1c~o, con. a,, paura < 1 compro- - . h b ·t R , . t mettersi,, e d, saltare" e con h1he giovane e e o scn to su orna ,·asc,s a quelle cose che costituiscono il baga- è st ato recensi~ su « 1 problemi della glio intimo dei vili. E quando <iual- Gioventù• ed è stato di nuovo inte• cuno <li noi ha avuto i1 coraggio di gralmente pubblicato sul Bollettino del sfidare tutte le ire nella fiducia di Coma nd o Federale di Bergamo perchè I li p 1· affermava che « finalmente è segnato. la essere ut-i e a a atria, è st atn c 113 - morte del caporaJismo malinteso, sofmato pa::zo, ti:ac1itore, proprio Ja loro. locante "ed esteriore•. E queste "deficien:e., le hanno Sappiamo che Cuzari vive nel più proprio scoperte in quei giovani che bel mezzo dello vita organjzzativa gio• hanno come unica religione quella vanile, Sappiamo che Cuzari ha appreso dettata dal Fascismo: la religicne del- a considerare i problemi della G. I. L. la Patria, sentimento che ci fa avvi- non per sentito dire ma per esperienza emare e ci fa con più intensità pen- personale O perchè edotto dalla viva sare a Dio e "sentirlo,.. voce di dirigenti responsabili, ma Cre• ♦ diamo che non gli sarà dillicile convc• La funzione della nostra stampa nire con noi, senza volerlo rimandare s1 può ria$sUmere in una parola: co... aJ fondo di Ronchi, dell'ultimo numero raggio. Coraggio nel porre noi stes5i di «Pattuglia•, come Jlespericnza di al di là dei confini di qualsi:ui im.. ogru giorno sempre più ci faccia capire posizione che agisca sia sul nostro quanto sia dilficile attuare quelle con• fisico che su-I noitro .spirito. Un co- elusioni che purè in teoria già risol• raggio intelligente: sappiamo quali /Vono i problemi. responsabilità gravino sopra di noi. Ci eravamo proposti di band.ire un Coraggio umano. È tramontata per esteriori.smo ormai dilagante, di troll.• sempre l'epoca del superuomo: siamo care un eoporaHsmo che, come lui dice uomini, ricchi Jella no~tra riscoperta non sapevamo a quale delle nostre tra• umanit~. uomini degni Jella tradi.. dizioni facesse capo, ci eravamo SO· :ione della no.1tra Patria. Uomini .10- prattutto proposti di lavorare sulle CO· lamente umani. Nella libertà della scienze e sul sentimento base 'dcll'o~ nestà. nostra coscienza troveremo la forza Non 81 trattava di un presupposto di questa personalissima vittoria. Per puramente teorico e nemmeno di una la Patria, .1empre più gra nd e. idea campata interamente in aria, anzi ♦ era nata, come s'è dett.o altrimenti, dai N ell' in1:iarc il secondo anno di riOessi che provenivano da una pratica vita tli questo foglio, che tanto ci giornaliera organizzativa; ci eravamo sta a cuore pcrchè rappresenta la no- accorti che non bnstava la consueto. Forlì ginnastica dei muscoli. se non esisteva una altrettanto intensa ginnastica di cervelli e di cuorL Ma al lume dei risulta.ti oggi consc• guiti in c1uesto campo specifico non si può, ml sembra, dire che quei pro• ponimenti siano stati realiz·zati si come era nelle' vedute di coloro che aderivano a quella teoria. ; La morte dell'csteriorismo è più viva come idea che come realtà e la morte 'deJ. caporalismo è avvenuta non per intervento di terzi ma per spontan~o decesso. 11 prob,ema è agitato, fçrtemqnte agitato e non vorrei che si in~ndesse ·qui che io voglia negare tutta Ja bene• merita, faticosa e talvolta utilissUtla ·a.ttività che gli uffici di Prepaf&#onc Politica 1 ha'1fiO svolto, non 8.Vli~i f nemmeno nessuni-1sima veste per pot,erlo tare, vorrei soltanto fare intendere che l'agitarsi di pochi non è stato quasi che un benemerito inizio di realizzazioni ben pr\'-5to ancorate dalla p'e~aptezza della struttura organizzativa cosi co• me essa è, troppo pesante per quella energia di pochi. E soprattutto, col cuore gonfio di sincerità, ti richiamo, Cuzari, a quel punto del tuo artic.olo in cui a,(fermi « ••• tanto più gravi si presentano !e tre sopradette specificazioni del problema se si consideri come la mancanza di autore fra organizzazione e organizzazione, diverso orientamento di atti• vità, diversa concezione dell'attività po· litica, abbia portato anche, soprnttut• t.o in provincia a compromessi, perdite di tempo, interferenze, e incomprensionì con danno del Fascismo che è unico anche se molti sono gli. uomini•, è più sotto « ... anche qui l' individunlismo ..... deve cedere il posto, come un ntteggia• mento irresponsabile e antistante, alla sistematicità, al sacrificio della vanità, in modo tale che ogni soluzione di continuità che possa originnre il com• promesso, venga esclusa • . lo provincia questo, Cuzari, non è ancorn avvenuto, l'individualismo di qualcuno e soprattutto la vanità di molti, a danno deJla interjorità <lcll'o• pera nducativa da svolgere e a tutto vantaggio dell'esteriorismo che meg)jo -serve a -quei diCetti, è ancora un problc· ma dn esaminare, un problema sopr.at;. tutto di uomini. Senzn voler cadere in problemi par• ticola.ristici, o che comunque assumano l'aspetto odioso dei particolarismo, mi sembra di capire che non sembra si sappia intendere quanto responsabilità rappresenti di fronte alla collettività l'assumersi il compito di educare. Problema vecchio qaesto, almeno quant.o quello dell 1educazione integrale posto sul tappeto dalla Rivoluzione Fa• ,sci.sta e 'Che è senza dubbio una delle pregiudiziali più impegnative del Re· gime. Purtroppo in questo momento non possiamo limitarci che alla sola critica; solo ci preme, atlinchè questo critica non sia solamente distruttiva, riaf• fermare l'esigenza, da parte degli ele• menti direttivi specialmente perilerfoi, di un'aderenza pratica alle preme1se educative. UTJER1"0 BOCCI

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