Pattuglia - anno I - n. 7 - maggio 1942

Pericolo ·n~1 iJ (IU<.ntu il nome di un nuo- ,o aggn.nsi\o chimi<:o, di produ~ionc itnliana, conlrolluto nei ,moi crrcui sugli aninrnli e per analogia null'orgt1nismo umuno dnl Dr. C. 13cllwini della o:Clinicu del lavoro» di !\ I ilano. ~cl luboratorio cli ricerche biolog'ichc dcll'indi.:1.1triu chimica del .\lclcgnuno, o,c il prcpurnto ,,i produce col denominati,o cli Pr. ;\. 1 pcrchC associa proprietà n, ;cicntorie e tossiche che ne •.,ommano gli effetti della Lcwi- •Jite e dcll'Ypritc, si è tro,uto giu;to che oltre ullc conoscenze cli come ng~;cc l'aggrcssi,o, ,;i potesse rornirc ai medici la maniera di poter 1>1·0,,cdcre alla mi~lior terapia. Hir,;sum~ndo le esperienze futtc ,;u topi, conigli e cavie ri1Julta che il Pr. :\'. 1 mostra di ~nere oltrcchè unn forfnsimn ~•zione locale ,oJcicntorio, anche la propricltl di liberare, dopo l\,;sorbimento all1'rt\crso lu cute, il Lo,sico base divenendo cau,fa di un avvelenamento mortale. · La dcnc minima letule tossicu nel coniglio è di gr. 0,013 llcr cmq. cli 1Juperficic e per chi ogrammi di peno corporeo, in modo che bn;lercbbc In dose cli gr. 0,90 co;pursa sulla cute d'un uomo di 7'0 Kµ. cli peno per dnrc un a, ,·c.lenamcnto ad cGito letale. Pcrlanlo il potere to,- •Jico sarebbe doppio di quello dello Lcwinilc, per la quale (Lu,,tig) occorre spruzzarne ,ir. l,8'il null.:1 pelle d'un uomo del peno di 7'0 Kg. per procurarne la morte. L'.1ggrc,:;si,·o h,, u11.u azione cli cont.utt.o con breve lute111.n di 1-2 ore; o per di riùca~~~;:1;.~oncicJl~cn~·;~~~1l~i l~l~I~: ncc nono di azione rapida cd irnponcntc al primo contullo: formazione di nacd1e di nccro• ,;i é cclcm:itosi circostunti asfì8i estese, che giungono al connelti\'o noltocutaneo, cd in pro,1 fonditù fra i piani mi:ncoh,ri profondi. 11 dccor.:.o è mollo lento. L'cfrcuo generale tcosico ncgue l'nssorbimcnto cut.trneo, e gli nnimnli muoiono con trcmo1·i rliUu11i e fatti di paralisi entro 24-48 ore, e l.l:dora dopo i::iorni; dopo il W.., già ni mi;rnifcsta l'iperemia loc:·1lc, menll·e l'ansorbimcnto av\·icnc in modo completo gi.ì dopo 2 minuti (30 minuti per unn f?:OCcia d'Ypritc). La l'logcni locale è ampia nfurnaln, ma dopo 2 ore giù è e, ic.lente la necrosi nelb1 zona toccata, con edC'mi al contorno, che dopo poche ore ,10110 6Cguiti clu oucche di scol h1mcnlo elci tegumenti pieni di pl<'-nrna allo stuto cli gel. L'acme di reazione ,,i hu nel 20 3° ~iorno: ma assai lenta ·pc) dll:,tacco delle ;,;onc di necrosi è la guarigione, Gcguitt, da cicnlrici pigmentate e per lo più , izictJc e deformi. Il pC'riodo di :zuarigionc ni ha nel termine di 40 giorni, c-ioC in un tempo <(lW1,i doppio di c1ucllo degli nggrt!Ssi"i , cscicut.ori sino ad oggi cono,ciuli. A. /J. Odierni orientamenti nel trattamentodelle ustioni I metodi (" le direttive ucguilc dni chirurghi nel trnttumcnlo delle u,:,tioni hanno subito notevoli evoluzioni nell'ultimo trentennio. Ogni q-ual volta oi l' introdotto un nuovo principio terapeutico 1_;i(\ spesso creduto di a\'cr ruggiunto l'optimum e tJi è prcter;o di soJ>piant.are intcgralmcntC' quelli prc•ceclcnti. Ciò ha portato in('vitnbilmcnte n <1uant.o ,·cclinmo ·.nicccclerc spcs- •,.;o nel cam1>O medico: gnmdi cnh:oiasmi iniziali poi abbandono completo di un principio terapeutico nnchc oc in rcalhl in ccrli Clllli ben precisati è indubbiamcnle efficace e degno di c,Jscrc seguito. Anche nel lrtittumcnlo delle 1,;t,tioni non vi è nulla di pcg~ giorc che l'irrigidimento •Ju dcterminnti criteri terapeutici. 1:: necessario essere eclettici e pronti a mutare l'orienlnmcnto lerapeutico non uppcnu ci ,_;i rende conto che quello adotlato, anche •3e in precedenti cn,i risultnto ottimo, non ris1,pondc con la prontezza ,oluta. i:: per c1ucsto che in base u -.uHicicntc dottrina cd espcrjcnzu ci •;i deve rendC're esalta• mente conto delle pci,sibilitù terapeutiche di ogni •3ingolo metodo e medicamento l' dei vari tipi di uotioni e ,folle vflde fru,i 1>er cui una regione ustionaln passa primn cli giungere u guarigione. 11 trattamento di numcro->i i:,;tionati sia durante la guerra etiopica che in quella allualc mi permette di poter pi:1rlare in broe alla min personale esperienza uullc diret.Li,c che ritengo migliori nel trollmnento delle untioni. Premetto anzittut.t.o un breve cenno ,;ui vuri principi terapeutici che in 11uo)ti ultimi anni , anno per la maggiore. 1 criteri tcravcutici ,.>Cguiti fino itd ogqi da ,1oli, od associati variamente si possono riunire nei ,,eguenti gruppi: I) npplicazioni umide di 1.,0luzioni acquc,;c lievcmcnle anti- ' ,cllichc. tipo ipoclorito, che si preriggono lo ncopo di allonlu• nare continuamente gli essudati e le ,,ostan1.e tossiche che si rornmno nl di ,1oprn delle superfici untionate: comportano una frcc1uentc medicazione hpe.S1>0 assai dolorosa, specialmente quando la medicatura ,,i dissecca. Sono utili quando vi è 1,uppurazionc ubbonclnntc, riducono le granulazioni troppo cnubcrunti, mu indubbiamente non rncilitnno il 1>roco;so di cpitclizzazionc e opcsso non dominn1:io ì rcnomcni ,,uppurativi. 2) applicazioni cli ,3oslanzo coagulanti, lìpo hlnnino. I lunno Jo ,:,copo di coa~ularc le 1>roteine dii;gregute liberate <lai lcs- •3Uti ustionati, rit.enut.c. tossiche oc riassorbile-, attenuare il dolore .proteggendo dogli altri in1,ulti esterni le terminazioni ncnoi;c messe a nudo, permei~ te-re u1rn cpiteliz.zazionc uollo crcr.ll1 non disturbata dalle con· finuc medicazioni. lnclubhinmcn• te conuenlono un notc"olc risparmio in materiale di mediC'nzìonc. Vi 13ono però anche sumtag• gi non lic\i: anzitutto ,3j hn una coaguluzionc in r.)uperficic ma al di ,,otto restano sempre tmsuti mortificati, che liberano ,,oslanzc tossiche, la cui clilri0ndazione Ruffilli - Forlì minazionc è note,olmenlc 'o,tucoh,tu. Facilmente al di •JoHo della gro:,sa, tnlorn enorme, crost.n i;i munìfcst.ano fatti suppurnt.i, i che dopo <1uulche tempo lu ,~iano scoperta una superficie con torpidis1Sinl<' granulazioni 1 che rji ricoprono di cpilclio con u,uspcrnnte l(•ntcLza. 3) protezione delle m1pcrfici u,,tionate con éerc 1 tipo umbri• na, eh(• ,cngono ll:!llciute in silo a lungo. Jlanno all'incirca gli ntcssi vantaggi e gli stessi 1,, ant-agg:i del tannino. Possono essere cambiate' quundo lo si desideri senzn bisogno cli slrapparc le croste. I hurno inoltre una discreta rizione ftnore\olc sullu cpilc1izzazione. A quù;to gruppo si possono ,.crivcre le solizioni oleo&e di fegnto di merluzzo, che oUrono notc\oli vantaggi e lo ,wantagEtÌO principale cli pt'O\Ocarc•1pes- ' o gr~rnulmr.ioni csubC'ranti. L'appliccv.:ionc <lei mcdicnmcnti di quc, ;to gruppo è quella che meglio lenincc il dolore nei primi giorni dcll'U1,tione. Si pl,;souo uncora includere in <1umto gruppo le comuni po· mate cpitC'lizwnti, associ~,t.e o meno a filtrati batterici ccc., le <1uali però nuno scursanH·nte cUicaci di rrontc <ICI cventyuli falli nuppurnti, i. 4) dc,o infine ricordare l'applicazione di ,.;ostnn;,.e antisettiche anche diluite delle quali bandirci l'ul3o. \ettamcnle a parte , a ricordatn l'npplicnzionc locale di i.ulfamidici e cli piridinsulfnmidici, che pur mirando allo stes- ·.,;o scopo t,giscono con mccca11i1,mo ncttnmente diverso. Applicati per tempo ,.,u superfici ustionate, cli <'lii si pre"ech, Jn ,,uppurazione 1wc,cngono i fotti •)uppurat.i, i o li st.Toncano •.iC gh'I in atto, e disseccano quc.3i i tessuti che assumono un colorito bruno; rnggiunla tuJc fo.:;e occorre abbandonare il medicamento e fucilitarc Ja cpitclizzazionc con altri mc1.:zi. Se i uulfo.midici vengono upplicuti i,u ~ranulazioni esuberanti ma ,;uppurnnti non hunno note,olc efficacia o... le ~ranulazioni djvengono ancora ~più nbbondnnti. f: chiaro <1uindi che l'applica· zione dei ,:.ulramidici ,n limitata a cf,;i ben determinati. Premo,so quanto sopra devo dire che ho ,,pcrimentato lulli qucoli metodi e con tutti ho ottenuto nuccessi, accnnto ud in1mcccssi consislcnlL in guarigione lcnl'l!1sima. Devo aggiu ngcre che ho con- ,.,tat.ato talora un comportamento rnsaf capriccioso in alcunj ur;lionati: senza causa apparente In ripurazionc non i;i iniziava aHntLo, oppure' i progrcr,si otlenuti in un primo t.empo rapidamente ncompariv,rno, compre~ 1;0 il disfacimento di isolotti epidermici neoformal'i, oi manifcntava un rial;,;o termico da cm.na ignota e dopo un periodo più o meno lungo •30pravvcniva unn prontir,simn mcruvigliosn riparazione. \-la prima di olporre <1uello che ritengo il metodo migliore credo opportuno richiamare al~ la mente gli ::,copi che ci prefiggiamo C'On le ncnlre medicazioni: 1) attenuare il dolore, 2) cvitr1rc il più po,sibile il rio;sorbimcnto di sostanze tosniche, cui si nUribuisèono le ripercunsioni n clistnnza specie ,,ul rene, 3) e,·ilare lo suppurazione, 4) fo\·Orirc la epitcliz• ✓.n,donc. D'altra parte una ,;uperficic u,;tionata raggiunge la guari~ionc nUra"cn3O le se- ~uenti far,;i: C'liminazionc dei tessuti mortificali, che non si rnggiungc in poche ore 11pecialmente per le u,3tioni pro~ fonde alle quali in perticolnrc mi riferi;co, granulazione del 1 ;oltocutnneo che può essere c,:;t.ncolata o proirottu <lai soprnggiungcrc dclll1 ìnfczione, cpil(•lizznzionc. I mcclicrimenli cui •3opra ho accennato favori;cono più o meno alcune cli quelle fn13i, ma no}suno è ugualmente efficace per ruggiunf!Crc tutti gli ,3copi che ci prefiggiamo, I':'.dunque chiaro che è coruigliabill' l'edct.tii;mo nel trattamento della 11tcssa ustione, rnn che inoltre ni deve scegliere il medicamento adatto n ,.>cconda del tipo dei vari u,;tionati: è neco3sario quindi tener pre- -;;cnte se l'ustione è superficiale o profonda, ,;e vi è o meno note\ olc riJlCrcu,1sionc su Ilo stato gcnernle per cui è indiopensubile ridurre il riai;sorbimento, t,c l'ustione C imbraltntu di terriccio, no.Fla ccc. e <1uincli ai:;sni probabile una suppurazione, se il paz. giuni,tc a noi precocemente e trullato a do\'erc o con ritardo e mallratt.alo. Quali in conclu,:;ione i criteri da .:;eguirc? • Credo èl1e allo ,.,tato nllualc nia consigliabile il seguente si• 1Jiemn: come trattamento d'inizio, cnclusi i casi lievi e che con prc,mnzionc non suppureranno, nei quali 13i può applicare il tnnnino e le pomate ci• catrizzunti, lavaggi abhondanti <1uot.idinni o meglio biquotidiani con ipoclorito tiepido. Una volta <lelcn.rn la regione tutionata si può pussre al tannino od a prodotti ,:,imili od alle 11oluzìoni oleose con o senza olio cli Ccgalo di merluzzo e gomcnolo, che è con,;igliubilc npecialmente se persiste una secrezione purulento (mcdic11zionc a giorni alterni). Se i tatti Guppurativi •Jonc uss~,i intensi ,·,,pcrsionc con sutramidici in polvere. Le granulazioni troppo esuberanti pc1;sono venir risolte cvn bagni di ipoclorito o con lieve trattamento con nitrato d'argento. Sulle granulnzioni <li buon r,;pctto n guarigione netLamente delinenta 1!npersionc con poi· vere di tannino o di dcrmat.olo: i;i Insci cader<' spontaneumentc la cro3ta sollo la quale si lrovcn\ epidermide. Ilo usato in un gruppo di 30 gravi u,:,tionati da nafta g'iuntimi contemporan('mnentc la ,,cguenl.c mii,cela: olio di vasccllina contenente il 1'0 oi) di olio di fegato di merluzzo, il 5 Oo di polvere di tannino in ,:,ospen11ione cd il 3 010 di gomcnolo. Lo ,,copo che mi ero prefisso ni deduce facilmente da <1uanto r;opra ho esposto: ho cttunuto ottimi e co,tnnti risultati. In particolare ho notalo che le rmpcrfici che tendono a raggiungere una pronla guarigione e non •3uppurnno si c:oprono immediatamente di una tenue crc,3tn che non aderisce al ma• terialc da medicazione e che non viene rimo.Jsa al lordu:: si 1,copre la piaga, l'eccipiente olecix> attenua i <lolori1 protcg• ~endo la •3upcdicie ustionata, drena nella garza l'eventuale 13ecrczione. Giù ho illu,:,trulo l'u• zionc nntiouppurat.ivo e cicut.rizzanLc del gomenoJo e '-Idl'olio cli rc~ato di merluzzo. f: po3sibilc passare rupidamenle ad una rara mcdic;.1zionc. C. /JAZZOCCUI ILFERROE LA SUA ESTRAZIONE I L ferro è uno <lei metalli meglio conosciuti fin daJ .. l'nntichilù. La suu cstra.tionc è slHt!l sempre oggetto di studi cd C interessante ,·edere il pl'OfU'esso rcr1(i.,,zato nei metodi, l'ino ai moderni alti forni. L'cslrazionc del ferro dai suoi mineruli (ossidi) implicn un riscaldo del minerale in ambiente riducente, operazione che per lungo tempo si concretò col metodo del «: basso fuoco _...L na ca, itù s,n~ntu cd , a\)erln supcriorrhcntc scr, iva a la carica del minerale che \Cniva ricoperto ,li combustibile (carbone di legna). Sul mucchio così composto era sorriatn aria per un uggcllo fisso. L'azione della Iiumma frasrornrn,a il minerale in un agglomeralo metallico, che, dura'nte l'operazione, si prov- ,·cdcvl, a rivoltare con attrezzi cli ferro. 1\ tnle metodo che ern caratterizzato dall'ottenimento di un mctullo di rclùtiva purezza (e quindi mnlleubilc) ma implicunte una calti\'a utilizzazjonc sia del mine-raie- che del carbone, si contrappose un altro metodo, il quale si servivo cli una specie cli forno a lino alto 3-4 rnclri, detto [orno a massello, entro cui si earicovnno il ,;,,:ombustibil.e e il minerale. Dru• ciato il carbone con uria soffialt1, se ne ricavavi:, un massello di matcrinlc forrnso, che est.ratto ancora incandescente, veniva ooltoposlo n martellatura. f: da forni del genere che sostanzinlmcntc ha origine !'allo forno e già nel Xlii secolo in .-\lsazin forni di circa 5 metri ricc\'ev:1.no il nome di altofomi. L'applicazione della ruota idraulicu consentì in tali forni di amncnturc In qunntitù e la pres· sione del vento cd in conseguenza I' intensit.il della combustione. i\Ja in tal modo, un nuovo ordine cli fenomeni si ve• rificò nel forno. 1nfotti la temperatura raggiungibile in tal caso conferisce al fcrr9. una spiecata tendenza a sciogliere il carbonio. Il punto di fusione del metallo si abbassa e si hu così per risultato la ghisa rusa. Mentre perciò il «basso -ruoco:i. d1ì origine diretta al rcrrv malleabile, pur con notevole spreco del Ferro contenuto nel minerale, con l'nltoforno si ottiene metallo usnbile per getti ma privo di mullcabilitù. Al metallo mallenbilc si può tut• tavia giungere indircllamcn(c att.ru\'crso la ghisa, aftinanclola èon procedimenti che hanno origine dal «basso Fuoco». Sì deve però giungere al secolo XVIII 0 per vedere nettamente trionfare, in seguito al pcdezionnmento dei melodi di affinazione, il processo indiretto di estrazione del ferro. In tempi più recenti altri metodi hanno cercalo di olle• nere ancoru direttamente il ferro dai minerali. Importante il melòdo clct.trolitico, che è tuttora oggetto di studi.

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