Passato e Presente - anno III - n. 18 - nov.-dic. 1960

• Algeria e blocchi 2439 In fondo la politica della coesistenza pacifica su cui se.mbrano volersi accordare Unione Sovietica e Stati Uniti non è altro che un tentativo di teorizzazione di q·uesto stato di confusione generale in cui è inevita-bile che presto o tardi venga a imporsi un elemento chiarificatore. E' anche troppo chiaro che il confine tra il bene e il male non è mai pass~to lungo la ~< cortina di ferro >>per quanto forti possano essere le nostre simpatie per il mondo orientale e per quanto si possano con- , dividere appassionatamente gli ideali del comunismo e del socialismo quali sono usciti dalla Rivoluzione d'Ottobre. Quello invece che a molti politici ,del << terzo mon,do >>risulta sempre piu chiaro è che la disputa Est-Ovest è impostata su uno schema che a loro non interessa e che di loro tiene conto per lo piu come di « oggetti >>(da aiutare magari) e non d_i«soggetti>> .attivi. In fon-do la rivalità tra America e URSS è cosf forte proprio perché questi due popoli e i du-e sistemi che essi rappresenta.no hanno qualcosa di comune, nascono da una sola radice. Agli occhi dell'africano la differenza sostanziale di mentalità tra il cittadino sovietico e quello americano appare assai meno netta· di quanto possiamo ritenerla noi e rivela invece analogie e parentele che noi non sospetteremmo neppure. I due « grandi >>sono tutti e due molto lontani e tengono un -dialogo in una lingua con1une: può quasi sembrare la discussi-on-ein famiglia di uomini. che a,bitano nella stessa città, magari ai due capi opposti. E la mancanza di una netta presa di posizione dell'Unione -Sovietica nei confronti del conflitto algerino, la diplomatica posizione di attesa di Kruscev nei confronti di De Gaulle, la politica sciovinista d-ei comunisti francesi, hanno finito perciò coll'impedire che il movimento nazionalista abbracciasse decisamente le posizioni comuniste e socialiste, proprio qua~do d'altra· parte lél politica atlantica e imp-erialistica degli Stati Uniti aveva creato -un vivo movim-ento -di avversione per le « democrazie occidentali ». . . . Queste posizioni ideologiche, politiche, magari sentimentali, nascono naturalmente da problemi fon,damentali di natura Biblioteca ·Gin Bianco

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