Passato e Presente - anno III - n. 18 - nov.-dic. 1960

·Mondo contemporaneo L'ALGERIA, L'ITALIA E I BLO·OCHI M•ONDIALI · Non c'è dubbio che in Italia il problema dell'Algeria, della sua .lotta per l'indipen•denza, d,ella sua rivoluzione sia visto· in generale con simpatia. Simpatia che purtroppo si ferma allo stadio -di generico stato d' anim·o, ben lontano dal portare a uno studio approfondito. del problema e a una partecipazione piu -diretta. La conoscenza ,dei termini entro i quali si svolge il conflitto algerino è infatti nel complesso piuttosto superificiale, ·e nonostante la vicinanza con le due nazioni direttamente interessate (e cioè la Francia e l'Algeria) lo si sente come qualcosa di piuttosto lontano (come . può èssere la rivoluzione cu·bana o la repression•e -dei negri nel Su.cl-Africa) che non ci riguarda in n1odo •diretto. Si tratta di qualcosa, si pensa dunque, che interessa soprattutto i francesi, una conseguenza cl.ella loro politica coloniale sbagliata e che fortunatamente non ci coinvolge in quanto noi le nostre colonie - per fortun~, dice qualcuno - le abbiamo perse definitivamente ,con la guerra -e ·ci ,è stata cosf risparmiata questa spinosà questione da risolvere. · Già in qu~sto atteggiamento è facile vedere una conseguenza delle scarse inf ormazi9ni di cui -disponiamo sulla qu-estione ·e della fonte da cui le appren-diamo, e cioè dalla Fran- ·cia. E la Francia, come una delle due parti in causa e come quella che ha i maggiori interessi costituiti da difendere appare senz'altro la fonte meno accetta1 bile e men-o obbiettiva per informare sui termini del problema. Infatti in qualsiasi studio o articolo scritto dai francesi sull'Algeria, anche iri quelli di stu,diosi e ~rittori di sinistra, non manca mai un più o ~eno cosciente sciovinismo che avvelena sempre e inevitabil- · mente l'obiettività dell'informazione. Anche i servizi apparenBiblioteca Gino Bianco \

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