Romita e M orandi 2421 cata dalle .forze so\ialiste e avesse in s•épossibilità di evolvere· nel senso rivoluzionario ». E neppure avrebbe potuto da.re apprezza-bili risultati un'azione di opposizione ten·dente a << capovolgere la congiuntura» 26 Si sceglie, dunque, la via della collaborazione antifascista e si sintetizza l'orientamento generale. << -dichiaran-dosi apertamente per la legalità, per la restaurazione .dello S~ato e ·una politica costruttiva sul terreno economico » 26 • 1 Già l'espressione <<restaurazione>> implica l'accettazione di un ricollegame-nto allo Stato italiano democratico-borghese tradiziona1e, sia pure adeguato alle esigenze ~delle condizioni nuove. Un rapido richiamo a tre questioni consentirà ,di chiarire ·meglio. , •1 Pren-diamo il problema istituzionale. La tendenza a rid,urre tutto, sino al referendum, essenzialmente alla . scelta: monarchia o repubblica, come se. si trattasse dell'espressione sintetica del coruflitto fondamentale, è chiara per esempio in q,uesto passo: « !La monarchia tende a coalizzare attorno a sé tutte le forze del1 la con·servazione, agitando contro di noi lo spettro della rivoluzione sociale. Non doibibiamo prestarci al suo gioco. Ad essa dobbiamo contrapporre la semplice insegna ·della repu-bblica, come al nazifascismo a1 bb,iamo contrapposto nella Resistenza semplicemente l'insegna della libertà» 27 • E parlan·do· su La situazione politica e le elezioni .Morandi precisa ancora di piu: . « Fino alla prima guerra -mondiale l'ostacolo diretto contro cui cozzava il movimento operaio era rappresentato dalla coalizione degli interessi padronali cont,ro l'azione sindacale dei. salariati, sicché non altro che questo poteva essere il nostro obiettivo. La questione monarchia o repubblica non aveva contenuto attuale, né poteva aver peso, benché i Savoia .fossero ,già allora carichi di spergiuri e tradimenti consumati a danno del ~popolo. Nel dopoguerra, e per piu di vent'anni, acutizzandosi i termini della lotta di classe, il capitalismo si valse come baluardo di 'difesa e strumento di oppressione della dittatura fascista. E ancora una volta, per quanto ne fo_sse complice diretto, non era, come forza contrapposta, precisamente la monarchia che ci trovavamo di fronte ma, travolto il regime nella catastrofe nazionale, è oggi proprio la ·monarchia che, coalizzando i relitti del fascismo, si para dinnanzi alla classe lavoratrice, a sb_arrarle la via s.anguinosamente aperta, verso una democrazia che abbia fondamento sociale>>. 28 · · ' Dopo il 2 giugno si ri1 badisce che le iforze reazionarie « giustamente repll:tavano la monarchia il .piu valido s~mento per la difesa permanente ,dei loro interessi» 29 • · Non saremmo •disp~sti a sottoscrivere senz'altro la giustificazione 26 Ofr. p. 43. Chi scrive non •condivide una valutazione formulata in questi termini (cfr. op. cit., soprattutto pp. 255-262). 27 Ofr. p~ 35. 28 OEr. p. 90. 29 Ofr. Il -partito_e la classe, p. 108. 5 Biblioteca Gino Bianco·
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