Passato e Presente - anno III - n. 15 - mag.-giu. 1960

La <<Base>> 2051 spegnerne la vocazione democratica. Non è forse vero che, oggi, la battaglia per 1a svolta a destra si combatte, nel movimento dei cattolici italiani, tra la DC ed i Comitati Civici, tra Moro e Gedda, tra chi si sente portatore di responsabilità pro,prie, nella sfera politica e , nell'ambito dello Stato, e chi torna a servirsi de'lla reìigione come elemento ·di_ discriminazione politica e della Gerarchia ecclesiastica non tanto come espressione -del Magistero cattolico, in campo dottrinale e morale, q·uanto come es-pressione di pratiche direttive politiche? Se la D,C fosse un partito << cattolico >>, se non al\'esse alle sue spalle lo stacco dall'ideologia integrali-sta e dalla confusione clerico-n1oderata e l'esperienza di quarant'anni di autonome battaglie politiche, non solo non avrebbe potuto svolgere, a pieno titolo, una funzione d~ ·primo piano nello Stato .democratico-costituzionale sorto dal .movi!llento popolare della Resistenza, ma non si troverebbe di fronte, oggi, a pressioni scoperte e sotterranee che tendono a snaturarla, rovesciandone la storia e le tradizioni, e a riportare ~1 movimento dei cattolici ad un ruolo ,politico antecedente alla ,stessa na·scita del PPI. Non si può negare con q,uesto la crisi attuale della DC, l'appesantimento, fenomeno che ha ,del resto colpito tutte le forze politiche, della propria compagine politica, il travaglio dovuto a contrastli interni che non sono originati esclusivamente da dissensi relativi a programmi pratici o a formule di governo ma che, spesso, investono la concezione stessa -dd partito e ,della sua funzione nella vtita nazionale. Tutto ciò non toglie però nulla al dato ~torico dell'esistenza, nel nostro Paese, di una gran.de forza popolare .di cattolici democ•ratici, frutto di vicende storiche ,di grande rilievo, che ·non può oggi rinnegare se stessa senza disgregarsi e distruggersi: l'avvenire dirà, anche perché le prof ezie non .si sottraggono alla verifica della storia, se il contrasto di fon-do tra la posizione laico..Jdemocratica, cui è legata nella sostanza la sopravvivenza stessa della DC, e la posizione integralista, che oggi non si .presenta piu_ in forme progressiste, come al tempo di Dossetti, ma in quelle scopertamente autoritarie ed antidemocratiche perseguite d~ Ged-da, si risolverà nell'egemonia dell'una o dell'altra posizione e per quanto tempo. In ogni caso l'esistenza di tale contrasto dimostra che, oggi, è possibile gi,ungere alla s1 volta a destra, che toglierebbe alla D·C la propria autonomia facen,do assumere ad altri un diretta responsahilità politica, con danno incalcolabile per la democrazia italiana e per la Chiesa Cattolica, soltanto attraverso un'alternativa, un ennesimo << cam- . . iblioteca Gino Bianco

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