Passato e Presente - anno III - n. 15 - mag.-giu. 1960

• Sociologia del partito 2039 b) La seconda dimensione da prendere in esame è quella compresa sotto il nome di struttura. Per struttura intendesi la complessa rete -di rapporti tra rudli e posizioni o status, considerando per status l'insieme dei diritti e dei doveri che competono, ufficialmente o meno, a ogni individuo o gruppo verso tutti gli altri, e, per ruoìo, l'esercizio · effettivo di tali diritti e doveri. In questo ambito la prima distinzione da fare è quella tra l'orga11izzazione formale o statutaria e q·uella informale. Quest'ultima in particolare, che è ovviamente la piu importante, è correlata ad alcuni fattori di base dell'ambiente materiale e -umano interno ed esterno al partito, unitamente ad alcune fo~mazioni spontanee di interessi ideo! logici o -di potere. Essa poi si manifesta nella dinamica dei rapporti collaboratiyi o conflittuali, a seconda delle situazioni. Tutta la struttura del partito po'litico può essere illuminata da questa angolazione~ La qual cosa aiuta a studiare ,realisticamente non solo il grado -di attaccamento al partito da parte degli aderenti, ma anche i diversi modi e gradi possibili di partecipazione, a ·partire dai g.radi piu bassi fino a quelli medi e superiori di chi si attivizza nella esecuzione di una linea politica e di chi, invece, partec~pa alla elaborazione della linea politica. Per altro verso lo stesso esame può essere fatto un iriferimento alle sezioni ed ai nuclei minori per reperire la topografia e la ,diramazio·ne dei centri decisionali. Tra il materiale dell'i~dagine citata dianzi si trova, ad esempio, la seguente osservazione: « La sez·ione non fa politica; :registra ciò che viene fatto piu in alto e tenta di trasformare le indicazioni che riceve in attivismo ,politico. In sezio·ne non si va tanto per discutere, quanto per lavorare. Da ciò può dipendere il feno1 meno ca:ratteristico della maggior frequenza della federazione da parte di chi vuol fare sul serio della politica ». Un altro aspetto che .fa parte del'la dimensione strutturale è quello delle correnti organizzate di opinione. L'esistenza delle correnti anche in quei partiti il cui statuto le vieta, non è una scoperta; ep1pure il · reperire la legge intrinseca al loro comportamento, cioè la costante ·tipica del loro modo di essere- e di agire, ·p,uò aprire nuove prospettive. Un altro aspetto ancora è ·que'llo della formazione e dell'esercizio del potere, sia al livello cenm-ale che ai livelli intermedi, in o:rdi_ne ai quesiti: chi decide la linea politica? come si arriva a deciderla? chi la interpreta in parlamento e negli a'ltri ambiti man mano piu limitati e. marginali? • Bibliot~ · Gino Bianco

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