Passato e Presente - anno III - n. 15 - mag.-giu. 1960

2022 Franco Momigliano peramento di una prova di capolavoro)) che d'altronde non ha nulla a che vedere con il nuovo lavoro aiffidato. Ci sem·bra che queste osservazioni, meglio di molte indagini sociologiche, ci illustrino in qual modo oggi nella fabbrica moderna avviene l'in·contro, o meglio lo scontro, tra operaio e le trasformazioni tecnologiche-organizzative. L'operaio r•eagisce ,in modo intrinsecamente conservativo, proprio perché, ignorando le ragioni della trasformazione e le conseguenze future -del suo ,destino p·ersonale e collettivo, è portato a di.fendere la organizzazione precedente, e ciò non perché la giudichi soddisf8:cente, ma p·erché corrisponde a dei punti difensivi 8.•cquisiti, di fronte a nuovi rischi ignoti: cosi l'operaio è portato a giudicare la logica di un processo di trasformazione, sul solo metro del minore o maggior distacco o incidenza sulla sua personale sistemazione salariale e normativa acquisita. La fab,brica negli ultimi dieci anni ha mutato volto, ma ben poco è stato fatto (almeno per quanto si riferisce alla esperienza francese .. d, cui ci ,è offerta testimonianza dal M.), neppure dal sindacato, per inserire l'operaio nella conoscenza della logica di questo processo. Cosi 8.ccade ·che l'unico metro di cui l'operaio dispone p·er giudicare la Vd.lidità di un processo di tras·formazione resta quello di verificare il n1aggiore o minore adeguamento del proprio rapporto di lavoro (qualifica, paga, ecc.) con la realtà effettiva del nuoYo posto di lavoro che ne deriva. Quanto meno la sua capacità organizzata di lotta offre speranze ,che si possa realizzare un nuovo migliore adeguamento, tanto piu l'operaio giu<lica il processo di trasformazione da un punto di vista limitato e conserv8.tore. Cosi in definitiva l'atteggiamento dell'operaio nei confronti del progresso tecnico risulta direttamente correlato con la sua stessa forza di lotta sindacale organizzata. E' certo che qualunque processo di trasformazione si attua in modo squilibrato• e disarmonico nel tempo: si 8.ccentua cosi nella fabbrica, in molti reparti, il distacco tra una nu·ova realtà e forme cristallizzate .di sistem;i.zioni contrattuali o normative corrispondenti ;i.lla realtà precedente. L'operaio costretto a.cl un sempre maggiore isolamento in senso ,fisico (a seguito della piu rigida disciplina del reparto), intellettua1e (a seguito della mancanza di una adeguata informazione tecnica sulle ragioni -della trasformazione), social-politico (a seguito ,della rottura della solidarietà del gruppo nel rèparto, e in definitiva della solidarietà di classe), conseguenze tutte portate dalla trasformazione tecnico-organizzativa, giudica negativamente la traBibliotecaGino Bianco

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