Passato e Presente - anno III - n. 15 - mag.-giu. 1960

• 1970 Comnienti mente, che quella aperta dalla riduzione del prezzo della benzina sia una prospettiva di "automobile per tutt~ ": e se, per assurda ipotesi, lo fosse, sarebbe una prospettiva socialista? Basta porre questa domanda per capire che si deve rifiutare, per ragioni fondamentali di principio e di metodo, la scelta politica e di classe annunciata dalla riduzione del prezzo .della benzina. Che ,di scelta si tratti, nel senso piu preciso della parola, non c'è du·bbio: è scelta rispetto all'impiego alternativo di risorse economiche. Si sceglie a favore di un consumo che corrisponde agli interessi di ben determinati gruppi capitalistici e alla domanda effettiva o potenziale della borghesia, di larghi strati del ceto medio, di alcune ristrette aristocrazie operaie. Si sceglie a scapito dei bisogni sempre piu urgenti e sempre insoddisfatti, che vanno dalla ricerca scientifica alle fognature, dalla scuola all'acqua potabile, e via dicendo. L'accap1 arramento d,i mezzi finanziari, pubblici e privati, da parte dei consumatori di automobile, è di un'entità difficil1nente calcolabile: già ne abbiamo indici allarmanti in Italia, nella crescente spesa pubblica per autostrade (di cui la parte gravante sull'IRI, che non ha comp·iti di AN AS, ha raggiunto la preoccupante altezza di 44,8 miliardi nel 1959), nel crescente costo dei trasporti pubblici uf- . bani a causa degli ingorghi di traffico, nello spreco di risorse in servizi a carattere prevalentemente pubblicitario, nelle spese dei grandi comuni per la regolazione del traffico e il parcheggio. Il problema non è se si debba favorire o contrastare il maggior consumo .di automobili; è se si debba o no attribuirgli il massimo grado di priorità. Noi pensiamo che no. Pensian10 che la scelta dei socialisti deve essere nettamente, qua1itativamente diversa. da quella capitalistico-qualunquista del governo Tambroni: diversa in termini di classe, di politica di sviluppo, di valori civili e umani. Può darsi benissimo che a un certo punto, su quella scala di valori, anche noi troveremo l'automobile: ma non ci sembra che la maggioranza degli Italiani abbia raggiunto quel gradino. a. g. PARTITO E DEPUTATI CATTOLICI La cronaca della cri.si ;di governo ha registrato un contrasto fra segreteria e direzione del partito da una parte e grup-pi, parlamentari democristiani dall'altra: ·mentre infatti ·gli organi di partito sembravano faticosamente e a mezza bocca gi,ungere alla accettazione delle formule di centro-sinistra, i ·gruppi parlamentari hanno costituito il luogo ove BibliotecaGino Bianco

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