Passato e Presente - anno III - n. 15 - mag.-giu. 1960

• • Sud Africa 2097 come i domestici •che vivono nelle abitazioni dei loro padroni. Dove gli africani sono autorizzati a costruirsi le proprie abitazioni, essi prendono in· fitto il suolo, generalmente contro pagamento di un canone mensile, dalle autorità locali. E quando vanno ad abitarvi sono sottoposti a norme rigidissime, tra cui la proibizione di avere visitatori , o inquilini - ivi compresi i figli maggori di 18 anni - senza il permesso ,del sovraintendente responsabile e il pagamento di speciali somme. Nelle zone dove vige il coprifuoco, gli africani non possono circolare fuori dei settori ad essi riservati durante ore determinate - di solito dalle 9 di sera alle quattro di qiattina - tSenza un << permesso notturno >> firmato •dai datori di lavoro o da un funzionario competente. Piu importante ancora, nessun africano può rimanere in una zona urbana per piu ,di 72 ore, salvo che non possegga un contratto di -lavoro che ne provi l'occupazione o uno speciale -permesso di sette giorni per poter cercare lavoro. Gli un·ici africani esentati da questo divieto sono quelli nati e residenti in una determinata zona urbana; o coloro i quali vi hanno lavorato senza interruzione per alme-no d,ieci anni presso un determinato datore di lavoro; o coloro 1 quali vi hanno risieduto per almeno 15 anni senza aver mai riportato con·da-nne comportanti una pena detentiva superiore a sette .giorni senza il diritto di optare per il pagamento di una multa o superiore ad un mese con il -diritto di o.ptare per tale pagamento. Qualsiasi africano che rimane illegalmente in una determinata località - l'onere di provare che vi si tro-· va legalmente spetta a lui - è passibile la prima volta di una multa fu10 a un massimo di 10 sterline, di due mesi •di prigione e del rimpatrio al suo luogo di reside.nza originario o piu recente. _Il pass è conseguentemente ,mo1to piu di un permesso di circolazione scritto. Esso è una carta di identità che concede l'autorizzazione a risiedere, abitare e lavorare, una specie di salvacondotto in territorio occupato. Il governo nazionalista cominciò a rendere piu rigida la legislazione dei permessi immediata 1 mente dopo essere salito al potere. Con un emen,damento del Natives (Urban Areas) Act il governo impose agli africani di ottenere l'autorizzazione di un ufficio di collocamento della circoscrizione, come pure del municipio, prima di cercare o accettare un lavoro. Oltre ad aver reso considerevolmente piu difficile la riunione nelle zone urbane dei familiari con i rispettivi mariti e padri, la nuova legge ha anche posto la manodo·pera africana alla mercè dei funzionari degli uffici di collocamento, poiché chiunque venga considerato «agitatore>> può essere inviato a tacere i,n un'azienda agricola 9 ibliot e . Gino Bianco ,.,.

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