Russia undici anni dopo 1889 Un nuovo culto della personalità? Si è detto spesso che i r-ussi sono <<monarchici », nel senso che amano vedere ·alla sommità un unico capo che sorveglia le cose. Prima gli Zar, poi Lenin, poi Stalin ed ora, dopo un breve periodo incerto, Krusciov. Krusciov naturalmente insiste molto s1 ula fatto di essere primus inter pares. L'uomo n. I ·di una ·leadership collettiva, che non può_ .decid-ere nulla senza l'approvazione .del governo e del Comitato centrale. E durante il suo viaggio in America egli giunse a dichiarare c~e personalmente non poteva decidere, avrebbe dovuto <<cons-ultare i suoi compagni », se per esempio la Russia avrebbe partecipato o no ad una esposizione internazionale, che gli americani pensavano d,i realizzare in ·un paio d'anni. ,Naturalmente Krusciov, come <<capo» della R,ussia, è molto diverso ·da tutto ciò che i russi hanno visto precedentemente. Anche il piu spregevole degli zar viveva su una mistica nuvola, lungi dal popdlo. Lenin, benché descritto dal. moderno folklore come essenzialmente « u-mano », manteneva le distanze; Stalin col •passar del te,mpo divenne sempre piu una specie d,i « superuomo >>, odiato da molti ma ·· temuto e rispettato da tutti. Egli era considerato uno Sipietatoedificatore dello Stato, _,del genere di Ivan il Terribile e di Pietro il Grande, ·per il quale l'importanza della vita e delle sofferenze umane era minima o addirittura inesistente. Stalin appariva raramente in p·ubblico, e le sue parole attentaJ mente soppesate erano poche e scandite lentamente; quando egli parlava tutti sapevano che ogni parola che diceva aveva un significato. In rare occasioni, per esem.pio negli incontri con uomini di governo stranieri, Stalin sapeva essere gioviale, acuto e spiritoso. Ma con i sovietici nessuno è stato meno cordiale di lui. Ho trovato in Russia ogg_i, sei anni dopo la morte di Stalin, un atteggiamento singolar,mente vario nei suoi confronti. Ho incon- .trato molte persone che erano stàte arrestate e deportate nel 1948-50; per' loro 1a morte di Stalin era stata la salvezza. A•ltri paragonavano le attuali condizioni alle condizioni del periodo staliniano e confermavano che la vita era -molto piu ,piacevole e facile adesso di quanto non lo fosse p.11ima. Nello st-esso tempo c~era una inconfondibile tendenza a cercare di essere « gi,usti » con Sta•lin; era evidente che era merito suo se la Russia era divenuta un potente paese ind·ustriale che, no·nostante alcuni momenti critici, era riuscito a sgominare la invasione gei:manica; Stalin era stato anche un ·bravo capo in tempo di I 6 Biblioteca Gino Bianco
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