Passato e Presente - anno III - n. 14 - mar.-apr. 1960

1858 Livio Maitan il IX, tanto piu che i mutamenti negli organismi direttivi, se sono stati notevoli nelle istanze inferi ori e nei comitati federali e tutt'altro che trascurabili nello stesso Comitato Centrale, sono stati assai piu limitati negli organi di çffettiva direzione nazionale, non senza il mantenimento a responsabilità importanti di uomini che nel partito stesso vengono comunemente designati quali esponenti d-el «settarismo>> e del << dogma- • t1smo >>. Dalla precisazione di tutti questi limiti non sarebbe giusto, tuttavia, ricavare la conclusione che il processo di rinnovamento iniziatosi nell'agitata primavera del 'S6 si sia arrestato del tutto e che sia in corso ormai una involuzione. La nostra opinione non è questa. Riteniamo, al contrario, che, nonostante tutte le limitazioni oggettive e soggettive cui abbiamo accen-~ nato anche in altra sede, nel corso di quattro anni molte cose siano muta.te nel partito comunista e ci pare assai poco probabile l'ipotesi che si possa verificare in futuro una completa inv,ersione di ten,denza. Per molti anni il PCI era stato un partito burocraticamente monolitico, in cui la circolazione di idee critiche o dissenzienti praticamente era impossibile,. in cui la mitologia staliniana e il « culto della personalità>> - su scala sia nazionale che internazionale - avevano avuto conseguenze deleterie. La tempesta del 'S6 ha rotto questa situazione e oggi, nonostante quattro anni ,di ristabilizzazione, non si è affatto tornati, né, crediamo, si intenda tornare al punto di partenza. 52 Si pensi, per esempio, all'innegabile rottura con la prassi d,ella esaltazione di Togliat~i, alla rinuncia assai frequente, anche se non totale, a certe espressioni apologetiche - quasi sempre ricorrenti, invece, negli interventi dei d,elegati esteri - all'insistenza, specie da parte di certi dirigenti, sui temi della democrazia interna, sulla necessità •di eliminare metodi ·burocratici di lavoro e -di -direzione, alla riesumazio~e, per la 52 Bisogna dire, però, che in certe federazioni le cose vanno ancora - o quasi - come se non ci fosse stato il XX Congresso. Il caso estremo· è quello di Trieste, dove, tra l'altro, si è continuato a espellere · allegramente elementi critici, o supposti ,tali, a chiamarli « traditori », « provocatori » ecc. Biblioteca Gino Bianco

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