Passato e Presente - anno II - n. 11/12 - set.-dic. 1959

Segnalazioni .1625 w ALTER LIPPMANN, e ompetere per . coesistere, Einau,di, Torino 1959, p1 p. 90. Walter Lippmann ha scritto questo ·breve opuscolo dopo il viaggio da lui fatto a Mosca nell'autu·nno del 1958: in esso riferisce l'intervi- -sta che gli fu allora concessa da K-~usciov e, sull abase ,di questa, espone il suo punto di vista intorno a· •quella che dovrebbe essere la nuova politica èstera americana. Mentre la prima parte non esce dai rr-adizionali schemi cui ·ci ' han·no abituato coloro che hanno ·parlato con il capo del -governo sovietico (Krusc~ov che si appassiona con calore su certi a,rgom~nti, Krusciov che elude certe doman-de imbarazzanti, ecc.), la seconda parte riveste un notevole interesse, esprimen·do l'esigenza ,di .un superamento di q~ella .politica estera fondata esclusivamente su necessità di religione anticomunista e di strategia militare che Dulles con·dusse per anni e che ormai le voci più autorevoli hanno condannato negli Stati Uniti stessi. Queste sono le opinioni di Kr•usciov sui principali problemi toccati nell'intervista: 1) necessità di giungere alla distensione internazionale sulla base dello status quo: -inteso questo, _osserva il Lippmann, non già come la situazione attualmente esistente (secon•do cioè il significato « occidentale >>), ,bensì co,me i} processo rivoluzionario i·n corso. 2) La soluzione del p-roblema tedesco è da perseguire attraverso .Bibliote Gino Bianco liberi negoziati tra le ,d-ue Germanie, preceduti dallo sgombero delle truppe occupanti; qui Krus-ciov critica la poli~ica degli Stati Uniti i q-uali, riarman-do la Germania di Bonn, creano· -un ;pericolo per se stessi: qualora scoppiasse una nuova guerra, pensa Krusciev, i tedesc_hi si volgerebbero -più facilmente contro l'Occidente che contro l'Unione sovietica: sanno infatti che da questa sarebbero inevitabilmente sconfitti, mentre essi, da soli, sarebbero dall'altra parte molto più forti che non l'Inghilterra, -la Francia e la Spagna insieme. Qui appare la grande importanza che Krusciov attribuisce ai missili a media gittata ,di cui il st10 Stato -dispone e che, osserva il Lip·pma1 nn, costituiscono uno strumento chiave -della po-litica· estera sovietica. 3) ·Una eventuale guerra sco,ppierebbe senz'altro ad opera degli occidentali: "la conquista che il con1unismo sta facendo dei popoli ar- - retrati avviene, necessariamente, su un p·acifico terreno di appoggio economico: e davanti a ciò il mondo capitalista è impotente; ifra no-n· molto l'Urss supererà gli Stati Uniti nella pro·duttività pro capite. Lo sgomento ·che tutto questo provoca, in Occi1 dente ,p-uò portare ad uno stato di tensio-ne tale che forse gli Stati Uniti potreb·bero anche ricorrere alla guerra calda qualora si accorgessero che stanno per perdere la guer•ra fredda. Rileviamo· che ' . . . . . quest op1n1one, sia pure motivata 1n· modo gelgermente diverso, cioè sulla corsa agli armamenti, è stata più volte espressa anche in Occidente

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