, Potenza militare cinese 1219 guerriglieri comunisti ·con gli Americani. Prima dell'entrata in guerra degli ·Stati Uniti, un capitano dei « marines >> di stanza a Shanghai ottenne dai superiori il permesso di studiare il movimento partigiano cinese. Passò vari mesì con le unità della ga armata, attraversò piu volte le linee nipPoniche e riportò in un libro le sue esperienze. Scoppiata la guerra col Giappone, il capitano Evans Fordyce Carlson, diventato tenente colonnello, organizzò speciali reparti arditi di marines, che chiamò raiders, incursori. I reparti, sceltissimi per addestramento ed anche per reclutamento, diventarono famosi col loro motto << Hung Ho! ))' preso ai guerriglieri cinesi e che vuol dire « operare insieme>>, e furono anche ricordati nell'omonimo film. Chissà che funzi'oni avrà avuto il col. Carlson durante la guerra di Corea! Ormai, nonostante le difficoltà della guerra e del blocco 1nantenuto dalle truppe nazionaliste (con due delle migliori armate, equipaggiate, strano a dirsi', con materiale russo) l'Esercito rosso si sentiva piu sicuro della sua forza. Nella singolare posizione politico-militare che abbiamo illustrato, l'evoluzione della guerra dopo Stalingrado, che propendeva ormai verso una vittoria sovietica, consentiva all'esercito rosso cinese, per quanto senza legami apparenti con 'l'URSS, di alzare la voce. Nel luglio 1943 avvennero infatti incontri a Ciung King fra esponenti delle due parti, senza raggiungere l'auspicata chiarificazione. Al ritorno a Yenru1, Ciu En-Lai dichiarava: « Forse il partito comunista ha perso il suo appoggio? E~ vero che durante la sua nascita ed il suo sviluppo il partito comu~ista cinese ha ricevuto aiuto dal Comintern, ma la forza del partito è il popolo cinese. Il nostro è un parti'to di massa. Ha 800 ooo iscritti e 500 ooo soldati, ed ha unito nel sangue oltre cento milioni di uomini attraverso le sue battaglie. Noi sosteniamo fermamente l'unità nazÌonale. Siamo tuttora ·pronti ad incontrarci col Kuomintang per discutere come evitare la guerra civile ed i problemi pendenti. Questi negoziati tuttavia devono essere sinceri, da eguali ad eguali, con concessioni reciproche. Non si può negoziare da una parte ed ammassare truppe dall'altra ... Speriamo ancora che le autorità vorranno correggere la loro politica interna mal indirizzata e sviluppare i ·Tre Princìpi" del popolo di Sun Yat-Sen. Speriamo anche di poter. cooperare con tutti gli altri partili e gruppi antigiapponesi su una base democratica per condurre fermamente la guerra ed avanzare verso il progresso )). Era il classico linguaggio dei comunisti in cerca di alleanze, ma anche un segno inequivocabile df volontà di resistenza. Una delle due parti doveva cedere. . 7. - La nuov(l, guerra civile: la vittoria. dell'Esercito· rosso. La guerra col Giappone si avvicinava alla sua fine, non senza riservare ancora però gravissimi rovesci per l'esercito nazionalista. Nell'estate 1944, infatti, per la prima volta dopo il 1938, l'offensiva nipponica ver~o occidente riesce a tagliare in due la Cina non occupata, costringendo al ripiegamento Biblioteca Gino Bianco
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