Enzo Collotti dall'adesione delle masse lavoratrici, dal grado della loro partecipazione diretta e spontanea, ossia non coatta, al processo di gestione. Anche da · questo punto di vista l'esperienza sembra confermare la validità· del del -sistema, non solo, una volta superato il periodo critico iniziale di passaggio dal vecchio al nuovo sistema, il rit:1110di aumento della produzione industriale del settore cioè integralmente coperto dall'e- . sperimento, non ha subito rallentamenti, mantenendo u11a media annuame del 12 per cento (prendendo come indice base il 1939 = 100, l'indice della pr<?duzione industriale è passata da 172 nel 1950 a266 nel 1956)~ ma. è stato possibile anche per il sencondo piano . quinquennale 1957-1961, tuttore in corso, fissare la previsione di un ritmo annuale di aumento della produzi'one industriale dell'11 per cento e di un aumento generale alla fine del periodo, rispetto al 1956, del 68 per cento. A coronamento di questo dato di fondo, un'altra conferma dell'adesione dei lavoratori al principio della gestione aut1onoma si desume dalla percentuale dei votanti nelle ele.zioni per gli organi di gestione e. dal numero dei lavoratori impegnati negli organi stessi. Le statistiche del · 1956 registrano una partecipazione alle operazioni elettorali dell'84 per cento dei lavoratori aventi diritto di voto; per citare un altro particolare non privo di interesse, in quanto esprime il significato della mobilitazione della classe operaia scaturita dal sistema, ricorderemo ancora che il numero dei lavoratori facenti parte dei consigli operai ammontava a 209 ooo, su un totale di circa I milione di addetti alle imprese di autogestione, ossia rappresentava il 20 per cento delle forze di lavoro. . Si tratta naturalmente, al di là delle pure cifre, di dati. essenzialmente orientativi, che danno tuttavia la misura dell'imponenza dell'immissione: nell'attività di gestione di una massa notevolissima di lavoratori-produttori, il cui ricambio procede a un ritmo anche piu accelerato di quanto impongono le stesse disposizioni di legge sul rinnovo dei mandati: nel 1956, secondo l'inchiesta condotta dall'Istituto federale di statistica in alcune centinaia di imprese rappresentative, soltanto il 37,8 per cento dei membri dei consigli operai è stato rieletto. Quali che siano le difficoltà di una esatta valutazione di questi dati, questo avvicendamento sembra tuttavi~ sintomatico di una risposta non passiva dei lavoratori ai problemi della gestione, ossia espressione di una non immobilistica accettazione dello stato di fatto. esistente. Nello . stesso senso le statistiche sembrano indicare inoltre che i collettivi operai hanno fatto ampiamente uso della facoltà di revocare i membri degli · organi di gestione e· anche qui per loro stessa iniziativa, non su ispit . Bibliotecà Gino Bianco ·
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