Passato e Presente - anno II - n. 7 - gen.-feb. 1959

Claudio Pavone Secondo Rosselli « la massa, in quanto massa, è brutale, ignorante, impotente, femminile, preda di chi fa piu chiasso, di chi ha piu quattrini; di chi ha la forza e il successo... Combattere i regimi di massa fascisti a forza di massa, è tempo perso » 1 • Il senso della classe operaia some élite della rivoluzione liberale, mutuato da Gobetti 2 , non era sufficiente a riempire il vuoto cos1 prodotto e a far fronte ai compiti sempre piu pressanti posti dall'espansione fascista nel mondo. Non era sufficiente sul piano della teoria e dell'azione politica a lunga scadenza, perché la nobiltà del comportamento di Rosselli, fino a che' Mussolini e Ciano non lo fecero assassinare, non ha certo bisogno di essere difesa. Il « Secondo Risorgimento >> non rimase senza opposizione nell'ambito . di GL: e nel 1935 si svolse in proposito sul settimanale del movimento una discussione di notevole vivacità e interesse 3 • Apr1 il fuoco Andrea Caffì il quale, portando alle estreme conseguenze la critica al Risorgimento, fallito fin dal nascere, che ha « avuto per sbocco (tutt'altro che inaspettato) il fascismo >>, e attaccando con particolare veemenza il gretto e culturalmente improduttivo Mazzini, negava la convenienza dell'antifascismo a rifarsi al Risorgimento, nel quale « prevalgono elementi, ai quali i nostri avversari hanno piu ragione di attingere che non noialtri, sovversivi -senza riguardi ». In un successivo, piu elaborato, intervento Caffì chiariva che « la questione si pone non sul piano della cultura storica, ma su quello della pratica » : sull'utilità, cioè, per i rivoluzionari di oggi, di prendere come modello gli impacciati rivoluzionari di ieri. Con il che ·il carattere pragmatico del « Secondo Risorgimento >> era forzato fino a considerare la comprensione della verità storica totalmente irrilevante per l'efficacia dell'a?,ione politica; ma, nello stesso tempo, veniva individuato un punto che, vedremo fra poco, avrebbe messo in sospetto, anche se con altra motivazione, pure i comunisti: _parlare di secondo Risorgimento non significava dist?rcere lo sguardo dall'avvenire al passato, non significava « porre una (fosse pure par-- . • 1 Ùl lezione della Sarre, cit. Corollario di tale atteggiamento è che il fascismo non si batte con il classnsmo (vedi, ad esempio, Classismo e antifascismo, articolo di fondo di Giustizia e Libertà del 25 gennaio 1935). · 2 << La classe operaia nella società capitalistica è la sola classe veramente rivoluzionaria»: Socialismo liberale, cit., p. 145. Ma, ibid., p. 203, ammoniva i socialisti italiani a decidersi : o attendere fatalisticamente che l'Italia si trasformi in In~hlilterra, o farsi rappresentanti di tutti gli italiani, e non dei soli, pochi, operai. · 3 ANDREA(ANDREACAFFI), Appunti su Mazzini (29 marzo); G1ANFI.ANCHI (FRANCOVENTURI), Sul Risorgimento italiano (5 aprile); G. O. GRIFFITH, Attorno a Mazzini (12 aprile); LucIANo, Sul Risorgimento (19 aprile); CuRz10 .(CARLO RossELLI), Discussione sul Risorgimento (26 aprile); Replica di Gianfranchi e Lettera di un uomo della strada (3 maggio); ANDREA, Discussione sul Risorgimento, con Postilla di Luciano (10 maggio); U. CALosso, Palinodia mazzi-- niana (24 maggio). Biblioteca Gino Bianco·

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