Passato e Presente - anno II - n. 7 - gen.-feb. 1959

« Comuni» in Cina ripresentarsi candidato alla presidenza della Repubblica. L'annuncio poteva essere sostanzialmente interpretato in due modi: / 1) Una diminuzione di potere di Mao Tse-D~n, una specie di « destituzione» da un'alta carica statale come ,preludio .ad analoghi provvedimenti nella gerarchia di partito (essendo il p~tito la chiave qel' potere reale). Questa ipotesi non sembra, però, allo stato attuale, valida. Mao rimane il presidente del partito, e la sua funzione di leader non è stata messa in discussione; né vi sono sintomi fondati che ciò possa verificarsi, almeno a bre~e scadenza, pur ammettendo che esistano fra i comunisti cinesi contrasti di opinione e forse una lotta di tendenze. 2) L'ipotesi che sembra piu attendibile è quindi un'altra, e discende , dalla spiegazione fornita dalle autorità di Pechino: Mao, è stato detto, ha 9eciso d'accordo col Comitato centrale di dedicare tutti i suoi ·sforzi agli studi teorici,· per approfondire l'elaborazione della linea politica del partito. Questa - spiegazione, se da un lato rivela che il partito si è scontrato con grossi problemi, fa pensare che a Mao Tse-Dun sia stata affidata quasi una funzione di arbitro, in vista di una piu completa elaborazione della « via cinese » ( elaborazione cui egli darà il maggior contributo personale, ma alla quale anche altri part~iperanno ). In quale direzione - è però la domanda da porsi - si orienta Mao Tse-Dun, per convinzione propria o per effetto delle pressioni provenienti dall'interno del partito e del popolo? Verso, cioè, un ritorno alla linea «moderata» del regime cinese, che fu quasi costante fino al s~rgere delle Comuni? O verso uri rafforzamento della pressione sul partito per condurre a termine, a tappe forzate, il ~uovo esperimento? , La risoluzione del PC cinese, pubblicata dopo l'annuncio delle dimissioni di Mao Tse-Dun, fornisce già alcune risposte a simili quesiti (oltre a confermare che il tema delle Comuni è stato al ce.ntro dei dibattiti del Comitato centrale). Già sapevamo delle difficoltà e r~sisten.ze incontrate dal partito negli ultimi mesi, sia nelle campagne che nelle città. La risoluz;ione, dando atto_ ·ufficialmente di tali difficoltà, ricorda . come presupposto del~ l'azione del partito il monito l~ciato da Mao. in ogni momento cruciale: « Essere audaci nella strategia, ma prudenti nella tattica ». Frase che, nelle attuali condizioni, sìgnifica: « Proseguire ma correggere». Quindi: piu moderazione nella tattica, cioè nei metodi, e nei tempi; ma nessuna rinuncia . nella strategia, cioè nell'esperimento delle Comuni e nei suoi ·obiettivi economici di fondo. Partendo da tale impostazione, il documento sulle Comuni approvato dal Comitato centrale cinese poggia su tre punti centrali: 1) La decisione di frenare· l'estensione deli'esperimento nei ceri~i urbani (specialmente nei gros~i centri ~·ndustriali). Abbiamo già visto con_ie la ·creazione di Comu11i.urbane e di fabbrica fosse prevista entro un anno, Biblioteca Gino Bianco

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