Passato e Presente - anno II - n. 7 - gen.-feb. 1959

, Alessandro Pizzorno Un'obiezione di questo genere può essere la conseguenza di· due tipi di atteggiamenti di fondo, implicitamente presenti al congresso: 1) da una parte si ritiene che il rapporto fra partito e base, o meglio fra partito e classe (q·ualche cosa di mai specificato e mai definito) sia di tipo irrazionalè, mistico, che si realizza automaticamente grazie alle lotte di massa. Qualsiasi forma di organica· istituzionalizzazione, qualsiasi problema tecnico di rappresentanza, qualsiasi opera educativa, qualsiasi metodo di interpretazione aggiornata di questa volontà della_base, è· poco meno che eresia; 2) dall'altra parte, piu· seriamente, si pone un problema di fondo come quello dell'orientamento di una politica economica nazionale, orientamento che può essere elaborato solo in sede parlamentare, a un livello tecnico specializzato su cui l'immensa maggioranza del partito non ha capacità di intervenire. La lotta politica si decide intorno al controllo degli irivestin:ienti. Cos1 press'a poco va tradotto, per il problema che ci riguarda, l'intervento di Riccardo Lombardi, certo il piu coerente e il piu concreto del congresso. L'aver centrato la questione essenziale di una politica del partito. socialista come quella di una politica dello sviluppo in Italia e quindi di un orientamento e di un controllo degli investimenti, è stato il merito -maggiore del 33° Congresso e la garanzia di un nuovo sforzo di adeguamento ai problemi reali della società italiana. Ora ogni socialista è tenuto in qualche modo a portare un suo contributo alla definizione e all'appr.ofondimento di questa linea. La tesi che vorremmo proporre qui è la seguente: qualsiasi politica di sviluppo economico in Italia ha po,tata socialista soltanto se essa è accompagnata da una modificazione dei rapporti di potere. lJ na modificazione ·dei rapporti di potere può significare la sostituzione di· persone e di gruppi dirigenti e quindi di partiti, ad altre persone, gruppi e partiti; oppure j può significare un maggior intervento e partecipazione popolare al controllo del potere. Solo. se si realizza questa seconda condizione si può dire che la mpdificazione dei rapporti di potere sia avvenuta in senso socialista. Solo se si verifica questa seconda condizione è possibile realizzare una politica di sviluppo in Italia, e ciò per due ragioni: a) perché un maggiore intervento e interesse e partecipazione popolare alle decisioni economiche può permettere il superamento delle resistenze particolaristiche degli interessi privati arroccati; b) perché solo un interesse attivo popolare può permettere di esigere sacrifici popolari, anche se temporanei, che potrebbero risultare necessari per una .politica di sviluppo, .. Riteniamo che questa tesi possa essere esatta per le seguenti considerazioni: l'osservazione dello sviluppo economico in Italia fino al '57, che ha visto un incremento annuo del reddito nazionale di circa 5% e del reddito salariale di circa 2%, dimostra che in periodo di congiuntura favorevole qual è stato qu~sto dopoguerra per tutta l'Europa Occidentale, una direzione capi_talistica in senso tràdizionale dell'economia è in grado di ottenere tassi di svil~p·pò che difficilmente potrebbe proporsi di superar.e anche una politica .econo- .Biblioteca Gino Bianco

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