• Pino Tagliazucchi zione delle risorse>> tra agricoltura ed industria, in un momento in cui ciò può significare aumento della disoccupazione operaia; il fatto che .si faccia passare il provvedimento Benson e la sua philosophy come un processo di restituzione ai contadini della loro libertà d'iniziativa e di concorrenza, quando, in realtà, il tipico processo di concentrazione della proprietà porta necessariamente a pratiche monopolistiche di restrizione della produzione; il fatto che si punti s·u una diminuzione dei prezzi agricoli, in un momento in cui il reddito agricolo è effettivamente indebolito e non esistono previsioni attendibili di ripresa duratura. In altre parole, gli obiettivi della riduzione degli esborsi di bilancio per l'agricoltura e della spinta inflazionista per mezzo della diminuzione · dei prezzi sono evidentemente importanti; ma, da soli, non giustificherebbero il tipo di soluzione adottata a preferenza e contro altre soluzioni che raccoglievano un maggiore favore. Le congetture sono sempre pericolose; ma pare possibile sospettare, almeno, che il grande capitale finanziario stia tentando di alle~si la parte piu avanzata ed economicamente piu forte ~el settore agricolo, contro la parte piu povera e arretrata, indebolendo co_s1uno dei -pilastri politici piu consistenti della politica d'intervento statale, a costo di gettare i piccoli contadini nelle braccia del partito democratico e di mo- . . . ' . v1ment1 p1u •avanzati. Sarà poi interessante osservare gli effetti di questa politica - nel caso in cui essa possa svilupparsi nei prossiII?-i anni - sugli orientamenti politici e sulla capacità di pressione del movimento operaio. Esso infatti può trovarsi arricchito, fisicamente e politicamente, da ma.5se di piccoli contadini depauperati o in via di esserlo; ma può anche trovarsi, malgrado ciò, isolato per l'ineguale distribuzione del potere economico dietro ai. vari schieramenti politici. PINO T AGLIAZUCCHI .Biblioteca Gino Bianco -
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