Passato e Presente - anno II - n. 7 - gen.-feb. 1959

« Comuni » in Cina I prendere fino a qual punto ciò sia conseguenza· di sçhematismo ideologico di vecchia data - che riporta il pensiero alle concezioni utopistiche tipo La città del sole -, oppure dipenda dalla necessità immediata di combattere le resistenze che incontrano i nuovi metodi dando ad essi una veste teorizzatà ad ogni costo (il metodo della ~<persuasione», tanto caro ai ·comunisti cinesi, doveva però proprio giungere a tanto bizantinismo?). Lo stesso vale per la « linea militare » teorizzata dal partito. « L'idea c~e il popolo intero deve essere fatto di soldati è una parte importante del pensiero strategie~ del compagno Mao Tse-Dun, ed è parte integrante della su~ idea delle Comuni ~polari», scriveva recentemente l'organo teorico « Bandiera Rossa». Questa idea, aggiungev,a il giornale, ~« è un esempio della combinazione della verità universale del marxismo-leninismo con la pratica ~oncreta della rivoluzione cinese; e rappresenta anche un nuovo sviluppo ·della scienza militare ». ~ L.a concezione del « cittadino-soldato », è ora predominante in Cina, e riguarda non solo le Comuni rurali ma anche le città industriali, dove la nuova « linea» sta guadagnando rapidamente terreno. Entro un anno è prevista la creazio·ne di Comuni urbane e di fabbrica. Già ora il lavoro dell'operaio ha_di fatto super~to il limite delle otto· ore e ha raggiunto quello di dodici o.re quotidiane, a salario invariato; le imprese a ciclo continuo hanno di fatto abolito il terzo turno per dar yita a due soli turni giornalieri di dodici ore. La stampa cinese scrive che il nuovo sistema deve estendersi ovunque, dalle campagne alle città, dalle fabbriche agli uffici, dalle_s. cuote alle organizzazioni governative. « Linea militare>>e « linea di massa» significano anche· rota_zione del lavoro « per 1eliminare le differenze tra le attività manuali e. quelle intellettuali»: e anche qui l'applicazioJle di queste teorie procede a ritmi che rasentano l'utopia, con funzionari e scrittori inviati periodicamente a lavorare nei campi o nelle fabbriche per mantenere « i contatti col popolo», tesi valida finché pi:-evaleil buon senso, ma assurda quando si superano certi limiti in base a concezioni schematiche. Il « cittadino-soldato » nelle Comuni . . . cipare al lavoro produttivo, suo figlio è stato sistemato in un asilo, e i pasti li consumano alla mensa comune. Da quanto esposto si vede chiaramente che le vecchie abitudini e il modo di vita sono radicalmente cambiati, e ·tutto ciò non ha fatto troppo piacere al nostro compagno. Ha cominciatò a litigare con la moglie, e una volta,' in un momento d'ira, ha esclamato: " E' ancora possibile chiamare questa la nostra bella e accogliente casa? ". E'· chiaro che questo nostro compagno ha toccato un problema molto importante, ma il modo con . cui l'ha esposto dimostra che qualcosa non .va nella sua ideologia». L'autore qell'articolo prosegue facendo una contrapposizione tra la « piccola famiglia individuale » e « la grande famiglia collettiva », e, vantando quest'ultima, ne illustr~ i vantaggi : « In una simile famiglia, quando verrete a casa potrete conversare sul grande balzo in avanti e anche vostra moglie parlerà con entusiasmo ~el balzo in avanti, e vostro figlio, rientrato in casa, canterà la canzone " Il socialismo è buono " ». Biblioteca Gino Bianco

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