Passato e Presente - anno I - n. 6 - nov.-dic. 1958

Enzo Collotti il « dittatore fantoccio n Ciang kai Shek. Ma indubbiamente essa risale a una piu profonda revisione degli orientamenti laburisti, e non soltanto per quanto riguarda il ripudio sempre piu convinto della divisione del mondo in blocchi fideisticamente contrapposti, nonché alla sensibilità tipica del movimento operaio e dei partiti socialisti per situazioni come quelle del Medio Oriente o dei popoli coloniali in lotta per la loro emancipazione sociale e nazionale, che la politica delle classi dirigenti conservatrici dell'Occidente continua a considerare con le armi spuntate della diplomazia classica, in termini di vuoti di potenze e di concessioni di favori marginali a clientele di notabili o a corrotte dinastie locali. Il congresso non ha voluto pronunciarsi invece, a differenza di quanto aveva fatto già nella primavera scorsa la socialdemocrazia tedesca, sugli avvenimenti francesi, sull'involuzione reazionaria della SFIO e sull'appoggio da essa prestato alla continuazione della guerra d'Algeria, probabilmente per ragioni diplomatiche e per non sottolineare la frattura di fatto esistente in seno all'Internazionale socialdemocratica: eppure una esplicita presa di posizione dei laburisti, che hanno le carte in regola nella questione di Cipro, avrebbe contribuito a smascherare ogni equivoco, se di equivoci si può ancora parlare, non solo sulla politica della SFIO, n1a anche sulla solidarietà della socialdemocrazia europea con il partito di Mollet. Poche parole, infine, sull'elezione dei quadri dirigenti. Anche qui si è manifestato l'accordo sostanziale tra i gruppi piu influenti sulla piattaforlna elettorale presentata dall'Esecutivo; se si eccettua ·l'infortunio personale capitato alla Summerskill non c'è stata battaglia di sorta: Gaitskell e Bevan mantengono le rispettive cariche di leader parlamentare e di tesoriere del partito. La sinistra - per quanto dopo l'inserimento dei bevanisti nel gruppo dirigente, il loro allineamento su posizioni piu ufficiali da una parte e lo spostamento del partito su alcune delle posizioni tipiche d~ll'ala bevanista dall'altra, div·~nti sempre piu difficile mantenere distinzioni di questo genere - conserva a.11che nel nuovo Esecutivo la presidenza, nella qu·ale Barbara Castle succede a Thomas Driberg, e la vice-presidenza, passata a lan Mikardo, al posto della Ca~tle; nel complesso comunque la frazione bevanistà esce dalla votazione leggermente consolidata, come risulta dall'esame delle preferenze accordate ai suoi esponenti in confronto alle elezioni dell'Esecutivo dello scorso anno. ENzo CoLLOTTJ Biblioteca Gino Bianco

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