Passato e Presente - anno I - n. 5 - set.-ott. 1958

Eligio Vitale formule del « libera chiesa in libero stato)), « la chiesa nel diritto comune>> e simili (alcune delle quali vengono svolte poi fino alle formulazioni aberranti di cui all'art. 7 1 ° comma della nostra costituzione, secondo cui « lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani», con una concezione della sovranità veramente divisa a mezzadria, come rilevava pure Piero Calamandrei nel suo intervento nel relativo dibattito alla costituente), sembra a noi piu consona alla natura dello stato socialista una politica improntata ai principi di un moderno giurisdizionalismo. Moderno e cioè non confessionistico, sia nel senso di non considerare la chiesa e le sue istituzioni come direttamente di rilievo pubblico e statale, da difendere e imporre come religione dello stato, con tutte le gradazioni del concetto, in una visione in cui lo stato provveda all'organizzazione « temporale» e la chiesa a quella « spirituale )) dell'unum ovile; sia nel senso di non interferire negli affari interni della chiesa a scopo religioso (giurisdizionalismo giuseppista). Una politica giurisdizionalista invece in quanto postuli soluzioni specifiche per un organismo sociale - quello della chiesa cattolica - che ha una sua fisionomia specifica diversa da quella degli altri enti sociali e che deve bene essere controllato, poiché la sua tradizione e la sua natura, ove non si riformasse, lo spingono continuamente ad uscire fuori dai limiti e dalle strutture di una democrazia socialista. Soluzioni e controlli, per intenderci, diversi sf ma dello stesso genere di quelli necessari nei confronti delle istituzioni della proprietà capitalistica tendenti al monopolio. << La libertà si difende )), precisavano i teorici del liberalismo. Il socialismo pure. ELIGIO VITALE NOTA DELLA REDAZIONE Sull'articolo di E. Vitale C. P. ha formulato, in sede redazionale, alcune osservazioni, alle quali Vitale ha puntualmente risposto. Data l'importanza dell'argomento, pubblichia1no gli elementi essenziali di quella discussione. - ~r~~- ....... , •.• ,. ,,,· 1 ~.(~;_ .:; " - .; OSSERVAZIONI DI C. P. ALLA NOTA DI E. VITALE 1. - Mi sembra che Vitale non abbia ben colto lo schema che era alla base della mia nota: mostrare che vi sono fin d'oggi le possibilità giuridiche di fare una diversa politica nei riguardi della chiesa, e quindi incitare la sinistra a usare quelle possibilità e a fare quella politica, in modo da rendere possibile, domani, un s~stanziale miglioramento della situazione giuridica stessa, abolizione del concordato ivi compresa. Capisco come l'articolo appaia oggi troppo ottimista. Ma, nel momento in cui fu scritto, prima delle elezioni, esso avrebbe dovuto servire anche come incitamento a proseguire sulla via che i giudici del Biblioteca Gino Bianco ·

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