Segnalazioni PARTECIPAZIONI E NAZIONALIZZAZIONI RoMoLo SARTORI, Le partecipazioni economiche dello Stato, Universale Studium, Roma 1957. F. A. GRASSINI, La nazionalizzazione dell'industria del carbone in Gran Bretagna e in rrancia, Editrice Studium, Roma 1957. Il Sartori non si limita a una descrizione e a un aggiornamento di un problema attuale (sono recenti la costituzione del Ministero delle partecipazioni e la legge sul distacco delle imprese pubbliche dalla Confindustria). Fa anzi un apprezzabile sforzo per cogliere, nei limiti della collana che ospita il volumetto, le linee essenziali dell'articolazione storica economica e giuridica entro cui il problema delle partecipazioni stat~ti va collocato. Con un rapido scorcio storico, .volto a individuare taluni caratteri di fondo della moderna economia italiana, e segnatamente il modo come in essa si viene a configurare il sistema bancario nel periodo dello sviluppo industriale, il Sartori ripercorre il cammino che va dal momento in cui tale sistema, sotto l'urto della crisi del , 29, è costretto a cedere, e in cui sorgono le partecipazioni (IMI, IRI) attraverso un'operazione di salvataggio dello Stato verso strutture privatistiche in dissesto, fino agli sviluppi attuali. Tale discorso si snoda poi in un tentativo di definizione del concetto di partecipazione statale. Il quale è un concetto di natura bivalente, che si preBiblioteca Gino Bianco· senta come una forma di « intervento diretto dello Stato nel settore proprio dei singoli, regolato dal diritto privato » (p. 20 ), avente personalità giuridica distinta, e si avvale di uno strumento particolare, la cosiddetta holding pubblica, per combinare e armonizzare l'interesse pubblico inerente alla funzione statale con l'elemento privatistico proprio delle società controllate: cosicché ci troveremmo in presenza di un'impresa pubblica a struttura privatistica cui devono presiedere criteri di gestione (economicità) inerenti a codesta qualità. L'A., che in qualche parte si mostra consapevo~e del significato storicamente condizionato dell'adozione di forme di intervento statale, che vanno collocate nella dinamica delle relazioni politiche all'interno della vita statale, pare tuttavia portato a ridurre il problema fondamentale dell'incontro e della fusione del1 'interesse pubblico con l'elem_ento privatistico entro la specificazione tecnico -formale, di per sé certo 1nolto importante, del rapporto che passa tra holding pubblica e singole società. Ora è vero che l'impresa pubblica deve essere vincolata a una regola di economicità, ma è anche vero che impresa pubblica e relati vi criteri di economicità vanno visti in rapporto a una sistemazione piu organica dell'intera struttura partecipazionistica, vale a dire in una politica di piu esteso controllo statale e anche di nazionalizzazione in quei settori (industria elettrica ad es.) che lo consentono e forse. lo esigono per lo sviluppo economico. Utile risulta anche il quadro della
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