Ombre Bianche - anno III - n. 5-6 - febbraio 1981

Bi Due anni dopo 7 possibilità dell'affermarsi in Italia di ipotesi "neo-corporative", quali quelle· prevalenti nelle socialdemocrazie. D'altra parte esiste la concreta possibilità che au- . menti in Italia il peso del ''territorio'' nei processi di funzionamento del sistema politico, constatato: -a) il pes9 crescente, non solo amministrativo ma anche poli- . tico, del governo locale; b) le forti differenziazioni, non solo verticali, della strut- ·tura di classe e del sistema produttivo; c) le profonde differenze nella cultura politica· locale. Il sindacato italiano, iqvece, al di là delle affermazioni. ideologiche, sembra tutto speso (cfr. vicende dello 0,500/o, documentane, ecc.) sull'affermazione di una contrattazione centralizzàta. con governo e imprenditori, sull'aumento della capacità di influire al centro sulla allocazione delle risorse politiche, cioè su. ipotesi sostanzialmente, nel significato migliore del termine, "neocorporative'' (ma su questo torniamo con articoli specifici in questo stesso numero). Le significative conferme delle ipotesi culturali e l'interesse da esse suscitato nei lettori sono una delle ragioni che ci spingono a continuare l'iniziativa: in una società di mercato la legittimità di un'impresa è garantita esclusivamente dall'esistenza di una domanda adeguata. · .. ' ' " Quello invece che ci ha maggiormente messo in crisi, assai più ·dei condizionamenti esterni per capirci, è stato il sostanziale fallimento delle scommesse politi- .che relative al sindacato: è forse presto per una affermazione del genere, ma certo molti indicatori vanno in quella direzione. · La situazione "reale del sindacato e la sua evoluzione stanno procedendo in direzione diametralmente opposta a quella da noi ipotizzata. Il processo di centralizzazione sta andando avanti a tappe forzate, travolgendo qualsiasi ipotesi an·che parzialmente diversa. E, quello che è più grave (e pro.fondamente diverso rispetto alla Cisl ·degli anni '50), si tratta anche di un processo di centralizzazione. culturale, per cui. i problemi all'ordine del giorno nel dibattito anche in periferia, i criteri con cui si decide. quello che nel sindacato è importante, vengono decisi a Roma .. Negli anni '50 e '60 Pastore poteva tranquillamente parlare di industrialismo e Storti di risparmio contrattuale: la gente in giro manco se ne accorgeva. Oggi la proposta della trattenuta dello 0,50% diventa per mesi il tema del giorno: gli ambiti dello spazio politico e culturale dell'organizzazione vengòno sempre più determinati al vertice e chi fa educatamente notare che a lui non interessa molto e vorrebbe occuparsi d'altro, viene giudicato "un imbroglione o un ignorante". Ieri ci-chiedevamo se era possibile far parte di questo sindacato facendo i conti con nostro trisnonno; oggi dobbiamo chiederci se è possibile starci dentfo con convinzi9ne ed entusiasmo anche ritenendo che i problemi su cui ci.interessa riflettere non sono, in priipo luogo, l'accumulaziqne e lo 0,50%. · Questa centralizzazioùe, anche culturale, ha, tra gli altri,. due effetti: a) rende sempre più problematicq qùals_iasi.discorso sulla democrazia nel sindacato, sulla partecipazione_, ecc.; . . . b) dà,sp ?i.ioal 'arroganza settaria di quei dirigenti tci riferiamo ad esempio a · 1 ~ inuato a criticare la rivista ammettendo esplicitamente

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