Ombre Bianche - anno I - n. 0 - novembre 1979

70 Nicola Me/ideo per rimboccargli le coperte. Il viso del padre è quello del caporeparto e ognuna delle sue mani ha sei dita. Quando Antonio si accorge delle sei dita, è colto da una angoscia tremnda e si sveglia tutto agitato. Secondo sogno. Bruna ha ventisette anni, buona cultura e la carica di vice sin- daco nel suo paese. Lavora nell'ufficio legale di una banca e ha ottenuto questo posto, lei dice, grazie ad una potente raccomandaz!one. È inoltre graziosa ed ha un carattere vivace e critico. Bruna soffre da tempo di un disturbo fisico non grave, per il quale è necessario un intervento chirurgico e decide di aspettare che il suo periodo di prova sia finito per assentarsi le due settimane necessarie. Prima di comunicare al suo superiore che appunto dovrà essere operata, la notte prima, sogna che il suo capoufficio è afflitto da una malattia e se ne sta tut- to solo, in una stanza disadorna e buia, a letto. Lei apppare sulla soglia della por- ta, vi si sofferma un pò. Poi senza dire niente, si avvicina al letto dell'infermo, si china, si spoglia e defe- ca. Quindi si riveste e se ne esce muta come era entrata. Terzo sogno. Paolo è un giovane e brillante sindacalista. Il suo impegno, la sua intelligenza gli hanno valso la posizione di leader indiscusso nell'ambito del Con- siglio di Fabbrica. Svolge inoltre una intensa attività politica in una formazione politic.a di sinistra. Durante una trattativa sindacale particolarmente impegnativa e difficile da guidare, sogna un rapporto omosessuale con la sua controparte nella trattativa (il suo interlocutore abituale, cioè il rappresentante del padrone, è un suo coetaneo). 1 ° delirio. Giovanni U. è un giovane operaio con qualche leggera turba di com- portamento. Ha fatto le scuole professionali e lavora per mantenere la sua fami- glia essendo suo padre ricoverato in manicomio. Dopo alcuni comportamenti un pò anomali è stato spostato di reparto. Nel frattempo ha cominciato ad ingrassa- re fino a raggiungere dimensioni spropositate. Poi scompare e in azienda si viene a sapere che è stato ricoverato in Ospedale Psichiatrico. Una notte infatti si era svegliato di soprassalto, era entrato nella chiesa del suo paese, aveva staccato il crocifisso dall'altare e caricatolo sulle spalle lo portava in giro con una gran fati- ca per la piazza del paese. E invocava il nome del padrone dell'azienda nella qua- le lavorava, e diceva che doveva incontrarlo, "che lo faceva per lui", pur non avendo, Giovanni U. mai parlato con il titolare dell'impresa. Questa idea, di aver assolutamente bisogno di parlare con il padrone dell'azienda, gli rimase anche durante il suo ricovero in Ospedale Psichiatrico; bastava che costui lo andasse a trovare - egli diceva - e lui sarebbe guarito. 2° delirio. Pietro C., magazziniere in una grande azienda multinazionale ame- ricana viene ricoverato in Ospedale Psichiatrico. Dimesso dopo un anno, viene seguito ambulatorialmente. Quando può scappa in azienda dove dice di essere at-

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